Novant’anni fa andò in scena la prima “tre giorni” milanese del Genoa

Tra il 28 giugno e il 1° luglio 1928 il Grifone pareggiò prima con l'Inter 2-2, poi superò 1-2 il Milan


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Domenica 1° luglio 1928: al Milan non riuscì lo «scherzetto» fatto dai «cugini» al Genoa, capace nell’occasione di resistere al forcing dei padroni di casa

Potendo schierare nuovamente Chiecchi III, il trentaquattrenne De Vecchi decise di non affrontare la squadra rossonera che lo aveva lanciato diciannove anni prima nel «firmamento» calcistico italiano anche dentro il terreno di gioco, ma solamente dal campo per destinazione, in qualità di allenatore. Proprio il rientrante attaccante veronese spostò gli equilibri dell’incontro a favore del Genoa, coronando con un tiro molto potente dopo diciotto minuti di gioco un’elaborata azione d’attacco iniziata da Burlando, proseguita dal «duo di Cremona» (Puerari III ed Ercole Bodini I) e rifinita da Edoardo Catto, che non diede scampo al portiere Luigi «Dario» Compiani, e sfiorando nei minuti successivi (forte tiro bloccato dal portiere milanista ed angolata conclusione di pochissimo fuori) quella rete del raddoppio che Catto, anticipando l’uscita in tuffo dell’estremo difensore milanista, con un forte tiro al volo realizzò al 39’, sfruttando un avventato «campanile» di Alessandro «Pancho Villa» Schienoni su traversone di Levratto II corretto da un intervento di Puerari III. Il Milan, che quel giorno era privo di Giuseppe «la Croce degli Orsi» Marchi, Vinicio Colombo, Giuseppe «Pin» Santagostino e Mariano «Caviglia di vetro» Tansini, cercò di reagire nella ripresa, durante la quale De Vecchi arretrò sulla linea mediana Bodini I, giocando con impeto ed andando subito vicino ad accorciare le distanze con una conclusione da distanza ravvicinata di Pietro Mario «Piero» Pastore contrata in extremis da Lombardo. A un quarto d’ora dal termine, in una rara sortita dal «fortino assediato», Levratto II stampò una delle sue classiche bordate contro la traversa. Al 38’ su un cross dalla destra di Giuseppe «Torrianella» Torriani si avventarono Carzino I sr., Barbieri e Stefano Aigotti I e con un tocco attribuibile ad uno degli ultimi due il pallone entrò in porta, dopo aver scavalcato il primo. A quel punto, incitati dallo scarso pubblico che aveva varcato i cancelli dell’impianto inaugurato meno di due anni prima, i padroni di casa produssero un ultimo sforzo per raggiungere un pareggio che non avrebbero meritato, ma che sfiorarono ancora con Aigotti I. Il Genoa, memore della «beffa» di tre giorni prima, rinserrò le fila e riuscì a conquistare la vittoria

Milano, domenica 1° luglio 1928, Stadio “San Siro”, ore 17,00

Milan-Genoa 1-2 [X giornata del Girone Finale della Divisione Nazionale del Campionato Italiano 1927/1928]

Arbitro: Asei Conte [Vercelli]

Marcatori: nel 1° tempo al 18’ Chiecchi III (G), al 39’ Catto (G); nel 2° tempo al 38’ Aigotti I (M)

Milan: Compiani; Perversi, Schienoni; De Franceschini I, Sgarbi, Pomi; G. Torriani, Ostromann II, Pastore, Aigotti I, Pasqualetto. Allenatore: Burgess

Genoa: Carzino I sr.; U. Lombardo, Tognotti II; O. Barbieri, L. Burlando, M. Parodi; Puerari III, Bodini I, Catto, Chiecchi III, Levratto II. Allenatore: R. De Vecchi.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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