Nel 1989 l'Udinese ritornò in A, pareggiando 1-1 con il Genoa già  promosso

Domenica 11 giugno 1989, al cospetto di trentacinquemila spettatori entusiasti, l’Udinese affrontò alla penultima giornata del campionato cadetto il capolista e già promosso (dal termine della quartultima giornata) Genoa in un incontro che avrebbe consentito alle «zebrette» di raggiungere la matematica certezza del ritorno in Serie A. La partita, che, dopo la gigantesca «melina» operata […]


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Domenica 11 giugno 1989, al cospetto di trentacinquemila spettatori entusiasti, l’Udinese affrontò alla penultima giornata del campionato cadetto il capolista e già promosso (dal termine della quartultima giornata) Genoa in un incontro che avrebbe consentito alle «zebrette» di raggiungere la matematica certezza del ritorno in Serie A. La partita, che, dopo la gigantesca «melina» operata dalle due squadre nella ripresa, venne dichiarata chiusa dal signor Alessandro Guidi di Bologna al 42’, aveva avuto un sussulto con il botta e risposta tra il 37’ (rete di Antonio «Totò» De Vitis sr. su cross radente dalla sinistra di Giuseppe Catalano) e il 39’ (traversa colpita da Gennaro «Gennarino» Ruotolo con un tiro da trenta metri, grande parata di Claudio «Garellik» Garella su ribattuta di Stefano Eranio ed intervento risolutivo dell’ex Davide Fontolan II) del 1° tempo. Nel successivo Campionato di Serie A i rossoblù avrebbero ottenuto la salvezza, mentre i bianconeri sarebbero immediatamente retrocessi in Serie B.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerche e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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