Domenica 6 marzo 2016: il Genoa vince per la prima volta contro l’Empoli in serie A

Luca Rigoni segnò il gol della vittoria

Ninkovic contro Bellusci in Genoa-Empoli (Getty Images)

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Domenica 6 marzo 2016 il Genoa giocò il secondo dei quattro incontri in casa «abbordabili» (contro Udinese, Empoli, Torino e Frosinone), da cui si augurava di ottenere almeno dieci punti (ne avrebbe conquistato dodici) per raggiungere una salvezza tranquilla. La compagine toscana si presentò al “Luigi Ferraris” con un bilancio di due vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta nei precedenti cinque incontri disputati con il Genoa a livello di Serie A. L’incontro ebbe nel genoano Luca Rigoni I jr. e nell’empolese Piotr Zieliński i suoi protagonisti. Il giocatore prelevato nel mercato di gennaio dal Città di Palermo si vide, servito, su azione da calcio d’angolo, da un colpo di testa del greco Panagiotis «Taxi» Tachtsidis, al 19’ del 1° tempo, respingere un tiro di sinistro da distanza ravvicinata dal portiere polacco Łukasz «Robocop» Skorupski, il quale, poi, al 3’ della ripresa, venne da lui, che era stato servito da Alessio «Henry di Valmontone» Cerci (subentrato dopo l’intervallo allo spagnolo Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre «Suso»), trafitto con un diagonale di destro. Nell’azione precedente il laterale destro polacco, lanciato in profondità da Daniele «il prestigiatore» Croce I, una volta evitata l’uscita bassa di Mattia «l’airone» Perin, aveva, dopo aver subito un colpo sulla gamba sinistra d’appoggio dall’uruguayano Diego Sebastián «Valde» Laxalt Suárez ed essere sportivamente rimasto in piedi, rinunciando alla possibilità di ottenere contemporaneamente il calcio di rigore a favore e l’espulsione dell’avversario, concluso sul fondo di destro.

Al 16’ del 2° tempo Zieliński con un tiro di sinistro colpì il palo destro della porta del Genoa e sulla ribattuta di Manuel «el niño» Pucciarelli l’argentino Cristian Daniel «il leone di Ronco Scrivia» Ansaldi si fece trovare pronto a negare la rete del pareggio agli ospiti. L’ultima occasione al polacco si presentò con un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore, ma la sua conclusione, a pochi secondi dal triplice fischio finale del signor Maurizio Mariani di Aprilia, che aveva tenuto con il fiato sospeso la sovrastante Gradinata Nord e i restanti settori dello stadio, si infranse contro la barriera.

Stefano Massa

(Membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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