Correva l’anno 2016: nell’One Man Show contro il Frosinone Suso si travestì da Messi

Lo spagnolo calò un tris di gol contro i malcapitati gialloazzurri: Rigoni segnò la terza rete di quel roboante 4-0 del Genoa

Il primo gol di Suso al Frosinone nel 2016

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L’unico incontro di Serie A finora disputatosi a Genova tra Genoa e Frosinone, datato domenica 5 aprile 2016, ha registrato un netto trionfo della compagine rossoblù per 4-0, in ragione del quale venne da essa «ipotecato» il decimo campionato consecutivo nella massima serie.

Protagonista indiscusso dell’incontro fu il talentuoso attaccante spagnolo dei padroni di casa Jesus Joaquin Fernández Sáenz de la Torre, meglio noto come «Suso», autore di tre (la prima, la seconda e l’ultima) delle quattro reti rossoblù (tutte di sinistro), degne per il loro valore estetico di essere accostate a quelle che si è abituati veder segnare al formidabile mancino argentino del Barcellona Lionel Andrés «la Pulga» Messi Cuccitini.

A tre minuti dal termine di un primo tempo fino a quel momento «avaro» di emozioni «Suso» dopo aver percorso una ventina di metri palla al piede sul settore destro dell’attacco genoano fece partire un «bolide» di esterno sinistro da circa ventiquattro metri che si infilò nell’angolino basso alla destra del portiere Nicola «il nuovo Buffon» Leali, vanamente protesosi in tuffo.

Nella ripresa dopo due respinte del portiere dei ciociari su conclusioni al 4’ di testa di Luca Rigoni I jr. e al 6’ di sinistro dello sloveno Tim Matavz (subentrato dopo venti minuti di gioco al macedone Goran «Goki» Pandev, che aveva avuto un infortunio muscolare) e una parata al 12’ di Mattia «Airone» Perin su un rasoterra di destro di Daniel Ciofani I, il Genoa «dilagò» con una doppietta di «Suso» (a cui sarebbe stata concessa dall’allenatore Gian Piero «Gasperson» Gasperini a pochi minuti dalla fine la strameritata «standing ovation» del pubblico in occasione della sua sostituzione con il connazionale Diego Ángel Capel Trinidad), il quale con due conclusioni dall’interno dell’area di rigore (la prima, al 14’, da una dozzina di metri dalla linea di fondo e la seconda, al 30’, a meno di un metro un metro da essa, dopo «aver mandato al bar» con un dribbling «in un fazzoletto» lo svizzero naturalizzato bosniaco Daniel Pavlović) dalla destra di interno sinistro «tolse la ragnatela» dall’angolino destro alto della porta del Frosinone, inframmezzata dalla rete di Rigoni I jr. al 26’, che, dopo una triangolazione con il macedone-albanese di nazionalità svizzera Blerim «la mosca tze-tze» Dzemaili, fece partire poco oltre il dischetto del calcio di rigore un imparabile diagonale di destro a mezz’altezza.

Genova, domenica 5 aprile 2016, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 15,00

Genoa-Frosinone 4-0 [XXXI giornata del Campionato Italiano 2015/2016]

Arbitro: Mazzoleni II [Bergamo]

Spettatori: Ventimila circa

Marcatori: nel 1° tempo Suso al 42’; nel 2° tempo Suso al 14’, L. Rigoni I jr. al 26’, Suso al 30’

Genoa (3-5-2): 1 Perin; 5 Izzo, 25 Muñoz, 4 De Maio; 29 Fiamozzi, 30 L. Rigoni I jr., 88 Rincón, 31 Dzemaili (dal 32’ del 2° T.: 77 Tachtsidis), 34 Gabriel Silva; 17 Suso (dal 43’ del 2° T.: 16 Capel), 21 Pandev (dal 20’ del 1° T.: 42 Matavz). Allenatore: Gasperini.

Frosinone (4-3-3): 33 Leali; 13 Ciofani II, 93 Ajeti, 6 Blanchard 20 Pavlović; 8 Gucher, 5 Gori, 21 Sammarco (dal 28’ del 2° T.: 29 M. Carlini); 18 Dionisi (dal 23’ del 2° T.: 12 S. Longo), 9 Ciofani I, 11 Kragl (dal 17’ del 2° T.: 19 Tonev). Allenatore: Stellone.

Note: Osservato un minuto di raccoglimento per l’ex calciatore di Triestina, Milan e Torino, allenatore del Milan (di cui fu anche direttore tecnico), del Foggia, della Ternana e del Parma, giocatore e Commissario Tecnico (ruolo ricoperto anche nel Paraguay) dell’Italia Maldini sr., deceduto in mattinata all’età di 84 anni. Ammonito al 13’ del 2° tempo Perin (G) per avere esultato per la seconda rete rossoblù sotto il Settore 6 occupato dai tifosi del Frosinone che lo avevano insultato per il fatto di essere nativo di Latina.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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