Correva l’anno 2016: Juric batteva a Pescara i suoi vecchi discepoli del Crotone

L'unico precedente in serie A tra Crotone e Genoa è stato giocato sul neutro di Pescara: vittoria 1-3 per il Grifone


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[tps_title]Sul neutro di Pescara[/tps_title]

Il destino volle che non potesse ritornare all“Ezio Scida”, perché lo stadio degli “squali” era in ristrutturazione per adeguarsi agli standards della Serie A, quando, alla II giornata, il calendario prevedeva l’incrocio tra il suo presente e il suo passato prossimo di allenatore. L’incontro – in notturna – si disputò, pertanto, allo stadio pescarese “Adriatico-Giovanni Cornacchia” (distante da quella che sarebbe dovuta essere la sede dell’incontro circa settecento chilometri, una settantina di meno di quelli che separano il capoluogo abruzzese da Genova), il più vicino tra quelli della Serie A disponibili in possesso della strumentazione dell’«occhio di falco», capace di individuare se il pallone ha interamente varcato o meno la linea di porta, di fronte a spalti semideserti, in cui prese posto circa un migliaio di spettatori. In segno di protesta la stragrande maggioranza dei tifosi crotonesi disertò l’esordio casalingo assoluto della propria squadra in Serie A, ma acquistò i biglietti, visto che l’incasso della partita venne interamente devoluto alle popolazioni vittime del devastante terremoto di mercoledì 24 agosto 2016 nell’Umbria, nelle Marche e nel Lazio, i cui circa trecento deceduti (registratisi nelle ultime due regioni) vennero ricordati con un minuto di raccoglimento prima dell’incontro, il lutto al braccio di ciascun giocatore delle due squadre e lo striscione esposto dai circa duecento tifosi genoani A FIANCO DEI TERREMOTATI.

Lo striscione dei tifosi genoani (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)
Lo striscione dei tifosi genoani (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

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