Correva l’anno 2012: esordio vittorioso del Genoa sul Cagliari

Il Grifone sconfisse i sardi con gol di Immobile e Merkel

Alexander Merkel (cortese concessione Stefano Massa)

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La sera di domenica 26 agosto 2012 il Genoa cominciò il suo settantatreesimo massimo campionato, affrontando al “Luigi Ferraris” il Cagliari di Massimo Ficcadenti. Gli uomini di Luigi «Gigi» De Canio, riuscirono, imponendosi per 2-0, a riscattarsi agli occhi dei tifosi che otto giorni prima li avevano visti uscire sconfitti 2-5 dopo i calci di rigore nell’incontro di Coppa Italia con l’Hellas Verona. Nel primo tempo al 15′ il cileno Felipe Ignacio Seymour Dobud lanciò in area di rigore il serbo Boško «Uomo di tacco» Janković, che prima venne trattenuto per la maglietta da Davide «il Tedesco» Astori e poi sgambettato dal portiere del Cagliari Michael «o ricciulillo» Agazzi. Il calcio di rigore decretato dal signor Nicola Rizzoli di Bologna venne malamente calciato fuori, vicino al palo sinistro, di destro dal cileno Cristóbal Andrés «el niño vertical» Jorquera Torres. Al 18’ il fantasista cileno cercò di riscattarsi con un cross dalla sinistra che, sfiorato con il capo da Ciro «il Grande» Immobile, venne schiacciato di testa da Giandomenico «Giando» Mesto e respinto in calcio d’angolo con la gamba sinistra da Agazzi.

Senza nulla togliere all’intervento dell’estremo difensore dei sardi, nettamente più difficile fu al 38’ la respinta con la mano aperta destra del francese Sébastien «Saracinesca» Frey I su colpo di testa da sei metri del cileno Mauricio Ricardo «Pinigol» Pinilla Ferrera, servito dalla destra dall’argentino Joaquín Oscar «Gioacchino» Larrivey (sul ribaltamento di fronte Immobile sfiorò con un diagonale di destro il palo). Al 6′ della ripresa su lancio in profondità di Immobile per Andreas «Granchio» Granqvist, lo svedese venne anticipato prima dal brasiliano Danilo Fernando Avelar e poi da Agazzi, ma il pallone restò in mezzo all’area di rigore cosicché il tedesco-kazako Alexander Merkel lo poté indirizzare in rete da undici metri.

La reazione del Cagliari produsse due colpi di testa su due calci piazzati (una punizione da sinistra e un calcio d’angolo da destra) di Andrea «su pippiu» Cossu: nel primo, al 14’, Pinilla Ferrera alzò il pallone di pochi centimetri, nel secondo, al 23’, Luca Rossettini indirizzò il rimbalzante pallone nell’angolino sinistro, trovando pronto il portiere transalpino alla respinta con la mano sinistra. Sfruttando una svirgolata di Astori, Immobile con un diagonale di sinistro dal limite dell’area di rigore segnò al 40′ «la rete della sicurezza» per il Genoa.

Stefano Massa

(Membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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