Correva l’anno 2007: il Genoa torna in A e perde 4-1 a San Siro con l’Inter

Il Grifone tornava nella massima serie dopo 12 anni di assenza e subì un risultato ingiusto, dopo aver creato diverse occasioni da gol

Contrasto di Gaetano De Rosa su Cesar in Inter-Genoa 4-1 del 31 ottobre 2007 (Foto Newpress/Getty Images)

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Dopo dodici anni di assenza dalla massima serie il Genoa tornò ad affrontare mercoledì 31 ottobre 2007 l’Internazionale, che l’anno precedente si era laureata campione d’Italia conquistando 97 dei 114 punti disponibili (trenta vittorie, sette pareggi ed una sconfitta). La partita si concluse con la netta vittoria dei neroazzurri per 4-1, risultato impietoso per gli uomini di Gian Piero «Gasp» Gasperini, che per larghi tratti dell’incontro non avevano demeritato, riuscendo a costruire diverse azioni da rete.

Dopo la rete iniziale di testa all’8’ del 1° tempo del colombiano Iván Ramiro «Caffé Colombia» Córdoba Sepúlveda, il quale aveva ripreso una respinta del portiere brasiliano degli ospiti Rubens Fernando Moedim «Rubinho» contro la traversa su colpo di testa dell’argentino Hernán Jorge «Valdanito» Crespo, il raddoppio al 4’ della ripresa dell’argentino Esteban Matías «el Cuchu» Cambiasso Delau, abile a deviare di destro una corta respinta del portiere genoano su un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore battuto dal romeno Cristian «Principino» Chivu sembrava aver chiuso al Genoa tutte le speranze di far risultato, ma al 27’ un passaggio illuminante dell’argentino Luciano Gabriel «Lucho» Figueroa aveva permesso al franco-senegalese-marocchino Abdoullay «Bubu» Konko di rimettere in discussione l’esito dell’incontro.

Un minuto dopo, però, un errato retropassaggio di testa al portiere dell’italo-tedesco Gaetano «el Patroncito» De Rosa permetteva all’honduregno Carmelo Óscar David «Pantera nera» Suazo Velásquez di rimettere con un pallonetto di sinistro il margine di sicurezza, ulteriormente ampliato dalla trasformazione di un calcio di rigore, assegnato dal signor Paolo Tagliavento di Terni per un fallo commesso dall’estremo difensore genoano ai danni di Suazo Velásquez, con un destro incrociato ed angolatissimo da parte dell’argentino Julio Ricardo «el Jardinero» Cruz al 42’.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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