Correva l’anno 1990: Garella chiuse la saracinesca alle occasioni da rete del Genoa

Il portiere dell'Udinese effettuò due grandi parate su tiri di Paz e Aguilera

Claudio Garella con la maglia del Napoli con lo scudetto 1987/88 (Wkipedia)

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L’incontro di domenica 18 febbraio 1990, valido per la XXV (delle trentaquattro in programma) giornata e giocato agli ordini del signor Pietro D’Elia di Salerno, tra Genoa ed Udinese, formazioni promosse l’anno precedente dalla Serie B e in lotta per non ritornarvi (risultato che sarebbe stato ottenuto solamente dai rossoblù del «Professore» Francesco «Franco» Scoglio), fu caratterizzato da un primo tempo incolore.

La ripresa fu caratterizzate dall’arrembaggio genoano sotto la Gradinata Nord respinto da grandi parate su conclusioni dei due attaccanti uruguayani (in tuffo, a deviare a fondo campo, su un tiro di sinistro di Rubén Walter Páz Marquez al 7’, con il piede destro al 20’ e a mani aperte al 23’ su conclusioni in spaccata di destro e al volo di sinistro di Carlos Alberto «Pato» Aguilera Nova, in entrambi i casi solo davanti a lui) del portiere dei friulani Claudio «Garellik» Garella (i padroni di casa ebbero altre due clamorose occasioni da rete con due tiri di destro rispettivamente di Aguilera Nova al 17’, respinto da Settimio Lucci, e di Gennaro «Gennarino» Ruotolo da distanza ravvicinata, finito di poco al di là della traversa al 28’). Al termine del terzo 0-0 consecutivo al “Luigi Ferraris” (dopo quelli nelle due domeniche precedenti con il Bologna e nel derby esterno) il Genoa, undicesimo alla pari con la Fiorentina, manteneva con i suoi 21 punti tre lunghezze di vantaggio sul quartultimo posto (che condannava alla retrocessione), occupato proprio dall’Udinese.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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