Correva l’anno 1948: Fu una “foglia morta” di Verdeal a risolvere il primo Genoa-Milan di campionato non domenicale

A una dozzina di minuti dal termine il Grifone, a causa di una spinta di Omero «Brontolo» Tognon a Bruno Mazza, usufruì di un calcio di punizione da circa diciannove metri dalla porta rossonera, magistralmente eseguito dal fuoriclasse argentino

Juan Carlos Verdeal

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Per i nostalgici del calcio antico sarà una ennesima conferma di come siano cambiati i tempi sapere che l’incontro di lunedì 21 gennaio 2019 sarà il sessantottesimo di Campionato tra il Genoa e il Milan in casa della compagine rossoblù e l’ottavo non domenicale – il primo dei quali si giocò in un giorno comunque festivo (mercoledì 8 dicembre 1948) – e nelle dodici stagioni consecutivamente disputate nella massima serie dal club calcistico più antico d’Italia nel XXI sec. il quinto (i quattro già andati in archivio si registrano una vittoria dei rossoblù e tre dei rossoneri).

L’unico incontro infrasettimanale dei tre disputatisi nel Novecento vinto dal Genoa (poi sconfitto nel 1974 e in parità nel 1995) è stato proprio il primo, i cui tratti salienti verranno ricostruiti in questa rubrica. Quello che sarebbe stato l’ultimo Campionato giocato e vinto dal Grande Torino annientato dalla Tragedia di Superga di mercoledì 4 maggio 1949 aveva avuto un inizio davvero inatteso: la Lucchese Libertas, a punteggio pieno nelle prime quattro giornate, aveva capeggiato la classifica in coabitazione per sette giornate e in solitaria per quattro e prima dell’incontro Genoa-Milan c’erano i granata in testa alla classifica con un punto di vantaggio sulla sorprendente formazione del nord della Toscana, due sull’Internazionale, tre sul Milan e quattro su un terzetto di squadre formato dalle due compagini genovesi e dalla Fiorentina.

Il Genoa aveva dovuto rinunciare oltre al terzino Vittorio «Tojo» Sardelli e alla mezzala Silvio Formentin, indisponibili da quasi un mese, al portiere titolare Dante Piani, infortunato, e far esordire in quel Campionato Giuseppe Castellini (nei precedenti due il portiere spezzino era stato la riserva di Franco Cardani), il quale commise in apertura un errore marchiano con una mancata deviazione di pugno di cui approfittò Riccardo «Carappa» Carapellese per indirizzare un tiro che venne salvato poco prima che il pallone si infilasse nella porta sguarnita da un salvataggio di testa di Fosco «Palla di gomma» Becattini sr., che grazie a un plastico tuffo lo mandò con un colpo di testa sopra la traversa. Al 5’ ci fu un’azione personale dell’ala sinistra genoana Riccardo Dalla Torre, che, però, venne anticipato prima di effettuare la conclusione da una coraggiosa uscita bassa del portiere degli ospiti Efrem «Testina» Milanese III. La partita, piuttosto bloccata, avendo le due formazioni adottato lo schema del «sistema» (una sorta di 3-4-3), che le obbligava a un gioco serrato e, conseguentemente, non di rado impreciso, si ravvivò a metà del primo tempo con una conclusione del centravanti rossonero Francesco «Conte» De Gregori (il quale sarebbe morto meno di due anni e mezzo dopo, stroncato a soli ventisei anni dalla pleurite) da favorevolissima posizione, che venne parata da Castellini, e ancor di più nel finale prima al 42’ con un tiro della mezzala rossoblù Alido Grisanti che si infranse sul corpo del portiere milanista fattoglisi incontro, e poi, proprio allo scadere, con una punizione dalla destra di Carlo «il Moro di viale Umbria» Annovazzi, il quale con il suo tiro-cross finì per smarcare Carapellese, che segnò con un diagonale di esterno destro la rete del vantaggio per gli ospiti, che venne annullata dal signor Vittorio Pera di Firenze per la posizione irregolare dell’attaccante pugliese o per quella, ritenuta attiva, di De Gregori, che si trovava vicino a dove passò il pallone. Nella ripresa il tecnico rossoblù Federico Allasio invertì le posizioni delle due mezzali, Grisanti e l’argentino Juan Carlos «Verde» Verdeal, che agirono la prima a destra e la seconda a sinistra. A una dozzina di minuti dal termine il Genoa a causa di una spinta di Omero «Brontolo» Tognon a Bruno Mazza usufruì di un calcio di punizione da circa diciannove metri dalla porta rossonera, magistralmente eseguito con un tiro di sinistro «a foglia morta» di Verdeal che mandò il pallone nell’angolino sinistro. Gli ospiti subirono il contraccolpo della rete subita a pochi minuti dal termine e non furono in grado di organizzare una reazione, rischiando, anzi, di subire la seconda rete per incursioni di Dalla Torre e Verdeal.

Genova, mercoledì 8 dicembre 1948, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 14,30

Genoa-Milan 1-0 [XIV giornata del Campionato Italiano di Serie A 1948/1949]

Arbitro: Pera [Firenze]

Spettatori: trentamila circa

Marcatore: nel 2° tempo al 33’ Verdeal

Genoa: 1 G. Castellini, 2 Pellicari, 3 Becattini II sr., 4 Tortarolo, 5 Cattani, 6 Bergamo, 7 König, 8 Verdeal, 9 Mazza, 10 Grisanti, 11 Dalla Torre. All.: Allasio

Milan: 1 Milanese II, 2 Gratton, 3 Foglia, 4 Annovazzi, 5 Tognon, 6 A. Bonomi, 7 A. Santagostino II, 8 Antonini I, 9 De Gregori, 10 Sloan, 11 Carapellese. All.: Bigogno

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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