Correva l’anno 1941: il Genoa vinse con punteggio “tennistico” in casa del Torino

I rossoblù trionfarono con un netto 6-3: fu il penultimo successo in casa granata

Un'immagine di Torino-Genoa 3-6 del 1941: da notare che la divisa del Torino era completamente nera (Foto da Il Littoriale)

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Prima del 3-2 di domenica 24 maggio 2009 per poco più di sessantotto anni è stato ricordato come l’ultimo successo rossoblù in casa del Torino: è il «tennistico» 6-3 datato domenica 6 aprile 1941. Il Genova 1893 (come all’epoca si chiamava, in omaggio all’autarchia linguistica fascista, il Genoa) che lo colse era una squadra tutt’altro che irresistibile, se è vero come vero che a sei giornate dalla fine del Campionato si presentò al “Filadelfia” in penultima posizione (la migliore, per così dire, delle retrocedende), ma fu abile a sfruttare la grave crisi degli avversari, che avevano racimolato un pareggio nelle ultime sei partite e non potevano schierare nel settore di sinistra il terzino e il mediano titolari (rispettivamente, l’infortunato Osvaldo Ferrini e lo squalificato Fioravante Baldi III).

Dopo soli sei minuti di gioco, servito da Sergio Bertoni I, Giacomo «Ghecche» Neri lasciò partire dal fondo un cross rasoterra all’indietro che l’italo-brasiliano Elisio «Gaboto» Gabardo III scaraventò in rete, portando in vantaggio gli ospiti. Passati solamente due minuti il Torino, quel giorno vestito di nero, pervenne al pareggio con un destro angolato di Danilo Michelini alla sinistra di Giovanni Tavoletti, vanamente protesosi in tuffo, e poco dopo il quarto d’ora di gioco si trovò in vantaggio grazie a un diagonale a mezz’altezza di esterno destro di Oliviero Mascheroni sr. (di lì a poco padre di tre calciatori, il cui più giovane, Riccardo «Duccio», avrebbe militato nel Genoa tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta). Il primo vantaggio dei padroni di casa durò solamente cinque minuti, perché Neri, ben servito da un cross dalla sinistra di Ugo Conti, ristabilì con un colpo di testa la parità.

Dopo che lo stesso Neri si era visto negare da un’ottima parata di Aldo «Gatto magico» Olivieri la rete del sorpasso rossoblù e Gabardo III era dovuto rientrare anzitempo (di otto minuti) negli spogliatoi per farsi medicare uno stiramento a una natica, al 41’ Franco «Lupo» Ossola riportò in vantaggio il Torino con una rete da opportunista (tocco al volo di destro su un pallone smanacciato da Tavoletti su calcio d’angolo battuto dalla sinistra da Sergio Piacentini).

Andato al riposo in svantaggio di una rete, il Genova 1893, nelle cui fila era ricomparso Gabardo III, ribaltò il risultato nella ripresa, segnando quattro reti. Dopo cinque minuti, su calcio d’angolo battuto dalla destra da Neri, Olivieri subì una carica (giudicata non irregolare dal signor Raffaele Scorzoni di Bologna) che gli fece sfuggire il pallone viscido per la pioggia verso il palo destro dove era appostato Federico Allasio, che non riuscì a rinviarlo, ma lo deviò definitivamente oltre la linea di porta. Passato un quarto d’ora i rossoblù con una classica azione di contropiede misero, grazie a un lancio di Bruno Ispiro sr., Neri, scattato sul «filo» del fuorigioco, «a tu per tu» con Olivieri, che venne battuto da un diagonale rasoterra di destro.

Al 25’ Ugo Conti, involatosi sulla sinistra, mise al centro un pallone per l’accorrente Sergio Bertoni I, che senza problemi realizzò la quinta rete degli ospiti. Una gran deviazione in tuffo sulla sua destra da parte di Tavoletti al 28’ a respingere oltre il fondo (il pallone colpì anche il palo esterno) una conclusione angolata del centravanti Michelini tolse al Torino le speranze di «rientrare in partita» e sei minuti dopo lo scatenato Neri siglò, approfittando di un mancato rinvio di Piacentini a respingere un lancio di Conti, la sua terza rete personale, infliggendo al portiere campione del mondo poco meno di tre anni prima il sesto ed ultimo dispiacere di giornata. Conquistando entrambi sei degli otto punti disponibili nelle restanti partite di campionato, sia il Torino sia il Genoa conquistarono la salvezza.

TABELLINO

Torino, domenica 6 aprile 1941, Stadio “Filadelfia”, ore 15.00

Torino-Genoa 3-6 [XXV giornata del Campionato Italiano di Divisione Nazionale A 1940/1941]

Arbitro: Scorzoni [Bologna]

Spettatori: settemila circa

Marcatori: nel 1° tempo al 6’ Gabardo III (G), all’8’ D. Michelini (T), al 16’ Mascheroni sr. (T), al 21’ G. Neri (G), al 41’ Ossola (T); nel 2° tempo al 5’ autorete di Allasio (G), al 20’ G. Neri (G), al 25’ Bertoni I (G), al 34’ G. Neri (G)

Torino: 1 Olivieri, 2 Piacentini, 3 Gallea, 4 Cadario, 5 Allasio, 6 Capri, 7 Mascheroni sr., 8 Ussello, 9 D. Michelini, 10 Petron, 11 Ossola. All.: Cargnelli

Genoa: 1 Tavoletti, 2 S. Marchi, 3 Sardelli, 4 Genta, 5 G. Michelini, 6 Perazzolo, 7 G. Neri, 8 Ispiro sr., 9 Bertoni I, 10 Gabardo III, 11 U. Conti. All.: O. Barbieri

Note: per un infortunio subito da Gabardo III, costretto ad abbandonare momentaneamente il terreno di gioco, il Genoa gioca gli ultimi sette minuti del 1° tempo in dieci uomini

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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