Correva l’anno 1937: il Genoa batte la Roma e trionfa in Coppa Italia

La finalissima fu giocata nello stadio di Firenze (all'epoca stadio Berta) e il gol decisivo per i rossoblù fu messo a segno da Torti

Genoa Coppa Italia 1937
1937: il Genoa conquista la Coppa Italia (Foto Genoa Cfc)

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Dopo soli quattro giorni dalla gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia 1936-37 contro il Milan al Ferraris, il Genoa doveva incontrare nella finalissima di Firenze la Lupa giallorossa. La Roma non era una squadra assolutamente debole. Tra le sue fila militavano Monzeglio e Allemandi, difensori campioni del mondo nel 1934, il fortissimo “Fuffo” Bernardini, bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam nel 1928, il “fornaretto di Frascati”Amadei e Serantoni, futuro campione del mondo nel 1938. Il Genoa però non aveva timore di nessuno: una convinzione ancor più salda soprattutto dopo aver eliminato il forte Milan (giunto quarto nel campionato appena concluso). Il Grifone aveva diversi punti di forza: come il portiere Manlio Bacigalupo (fratello di Valerio morto a Superga nel 1949 e campione d’Italia nel 1928), il capitano Paolo Agosteo, il mediano Mario Genta (futuro campione del mondo nel 1938), il mediano “da combattimento” Emanuele Figliola, l’attaccante Pietro Arcari (campione del mondo nel 1934), l’interno Luigi Scarabello (oro alle Olimpiadi di Berlino nel 1936) e il mediano Mario Perazzolo (campione del mondo nel 1938).

La partita fu giocata allo stadio Berta (divenuto Comunale, poi Artemio Franchi). I sostenitori rossoblù invasero in massa il capoluogo toscano. «Per l’occasione i tifosi genovani – narra l’Almanacco – non si lasciarono sfuggire l’occasione di andare a vedere i propri beniamini nell’atto conclusivo della Coppa Italia 1937. Furono allestiti numerosi treni speciali che portarono a tingere di rossoblù un intero settore dello stadio fiorentino. Il Genova 1893 (NDR: era il nome del Genoa durante il fascismo) giocò con la maglia bianca fasciata rossoblù, mentre i capitolini giocarono con la consueta maglia rossa con colletto giallo». Il primo tempo fu molto intenso con diverse occasioni da gol da una parte e dall’altra. All’inizio del secondo tempo il Genoa centrò un palo con Torti: Bacigalupo evitò con un tuffo che un gran tiro dal limite dell’area di rigore del romanista Mazzoni finisse in porta. «Al 34° minuto – sottolinea il volume – il Genova si portò in vantaggio: Perazzolo servì Arcari, la sua conclusione fu respinta dalla difesa giallorossa, fu ancora Perazzolo a riprendere il possesso della sfera e servire nuovamente Arcari che lasciò partire un tiro rasoterra capace di superare una selva di gambe per giungere a Torti, pronto ad esplodere un tiro che piegò e mani al portiere Valinasso». Esplose la gioia tra i numerosi tifosi genoani presenti sugli spalti. La Lupa ferita assediò la porta del Grifone fino al termine, ma gli uomini di Felsner si difesero con molto ordine: 1-0 e la Coppa Italia si tinge di rossoblù. «Dopo il triplice fischio dell’arbitro Mattea – chiosa l’Almanacco – ci fu la premiazione. Fu il capitano del Genova, Agosteo, il primo ad issare al cielo la coppa appena conquistata, contornato dai compagni ebbri di gioia». Il successo nella coppa nazionale consentì al Genoa di disputare in quell’anno la Coppa Europa. Concludiamo il racconto di quell’epico volo del Grifone con il tabellino della finale.

Genoa-Roma 1-0

Genoa: Bacigalupo; Agosteo, Genta; Pastorino, Bigogno, Figliola; Arcari III, Perazzolo, Torti, Scarabello, Marchionneschi

Roma: Valinasso; Monzeglio, Allemandi; Frisoni, Bernardini, Gadaldi; Amadei, Serantoni, Di Benedetti, Mazzoni, Tomasi.

Arbitro: Mattea di Torino

Reti: s.t. Torti 34′

Marco Liguori

(Fine seconda ed ultima puntata)

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Bibliografia

Gianluca Maiorca, Marco Montaruli e Paolo Pisano

Almanacco Storico del Genoa

Prefazione di Pinuccio Brenzini

Fratelli Frilli Editori – Genova 2011

Tabellino tratti da

www.enciclopediadelcalcio.it

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