Correva l’anno 1937: il fascismo estromette il Genoa dalla Coppa dell’Europa Centrale

Dopo la feroce aggressione subita dai rossoblù in casa dell'Admira Wacker, il Ministero degli Interni decise ingiustamente di stoppare la disputa del ritorno con i viennesi e entrambe furono escluse dal comitato organizzatore. Della decisione se ne avvantaggiò la Lazio


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[tps_title]L’aggressione dei viennesi[/tps_title]

Domenica 4 luglio 1937 il Genova 1893 (NDR: la denominazione di allora del Genoa imposta dal regime fascista), tornato da meno di un mese sotto le cure di William Garbutt (che aveva lasciato il sodalizio rossoblù dieci anni prima), dopo aver superato, con due vittorie nel primo turno, il Gradjanski (l’attuale Hajduk, caro ad Ivan Juric) di Spalato (3-1 interno e 3-0 esterno), si recò nel celebre stadio viennese ad affrontare, nell’andata dei Quarti di Finale, l’Admira Wacker di Vienna.

Dopo che Anton Schall ebbe trasformato a cinque minuti dalla fine il calcio di rigore che diede ai padroni di casa il definitivo 2-2, si scatenarono in campo scene “da saloon del Far West”, che proseguirono nel dopopartita con alcuni giocatori rossoblù aggrediti (l’italo-belga Alfredo Marchionneschi, l’italo-uruguayano Carlos Servetti, Manlio Bacigalupo III, Pietro Sante Arcari III, Luigi Scarabello, abile, nonostante la ferita al ginocchio sinistro, a scansare con un movimento della testa un sifone di selz tiratogli dal massaggiatore dei padroni di casa, e soprattutto Arrigo Morselli, che nell’imprevisto ed impari – visto che gli avversari che lo avevano circondato erano diversi – match di pugilato, subì una tripla frattura mandibolare).

Alla fine dell’incontro i dirigenti delle due squadre si riunirono per cercare di comporre l’incresciosa vicenda.

Arrigo Morselli fu aggredito durante Admira Wacker-Genoa e riportò una tripla frattura mandibolare: arrivato alla stazione di Principe fu portato in auto in ospedale (Foto tratta dal libro
Arrigo Morselli fu aggredito durante Admira Wacker-Genoa e riportò una tripla frattura mandibolare: arrivato alla stazione di Principe fu portato in auto in ospedale (Foto tratta dal libro “Genoa and Genova” di Arcuri e Pesce, Gallery Editore 1992)

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