Correva l’anno 1930: il piccolo Giorgio racconta in un tema il trionfo del Genoa sulla Juve

«Un giorno mio babbo per premiarmi di un bel voto preso a scuola, mi condusse ad assistere ad un grande incontro calcistico tra la squadra della nostra città e quella di Torino». Inizia così il tema di un bimbo, Giorgio Traverso, che parlava di una prestigiosa vittoria del Grifone sulla Vecchia Signora. Pianetagenoa1893.net vi mostra […]


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«Un giorno mio babbo per premiarmi di un bel voto preso a scuola, mi condusse ad assistere ad un grande incontro calcistico tra la squadra della nostra città e quella di Torino». Inizia così il tema di un bimbo, Giorgio Traverso, che parlava di una prestigiosa vittoria del Grifone sulla Vecchia Signora. Pianetagenoa1893.net vi mostra in anteprima l’originale per gentile concessione del nipote dell’autore, Eugenio Molinelli, che lo ha donato alla Fondazione. Sarà custodito ed esposto a breve nel Museo: per questo abbiamo inserito il marchio dell’ente rossoblù. 

Correva l’anno di grazia 1930, 8 giugno: è l’ultima stagione in cui i rossoblù si giocarono lo scudetto. «Per questo incontro calcistico – prosegue Giorgio – i giornali avevano parlato tutta la settimana perché il “Genova 1893” (NDR nome del Genoa durante il ventennio fascista) e la “Juventus” di Torino sono sempre state due antiche rivali per il titolo di campioni d’Italia e per questo l’incontro doveva riuscire interessantissimo». Interessante questa testimonianza di come all’epoca il media seguissero la lotta per il titolo tricolore. GIorgio, da provetto cronista, descrive le gradinate strapiene del Ferraris e l’ingresso dei giocatori in campo. E incentra il suo racconto su un duello: «…allungammo il collo cercando tra quegli undici giovani il migliore della squadra, Orsi, che doveva in quel giorno misurarsi con Levratto, giocatore del Genova, per guardare chi fosse la migliore ala sinistra in Italia». Inizia il racconto della partita: «Nel primo tempo, benché il Genova fosse nettamente superiore alla sua avversaria, l’incontro si concluse con zero a zero». E’ il momento del primo gol genoano: «Lo spettacoloso (NDR: segnato come errore in blu dall’insegnante)  Levratto in quel giorno superiore nettamente al suo avversario, Orsi, in una delle sue scappate giunse con pochi guizzi rapidissimi sul fondo e centrò la palla al suo bravo compagno Banchero che, con un forte tiro, battè il portiere avversario». E si giunge così al gol del raddoppio: «Pochi minuti dopo è ancora Levratto che si trascina la palla sino in area avversaria, accerchiato da una decina di giocatori in maglia bianco-nera. Con una abilità e una sveltezza straordinaria si liberò da tutti e saettò come una cannonata la palla in rete». Giorgio racconta con la sua memoria di bambino un’esultanza d’altri tempi dei tifosi per il 2-0: «Tutti i giocatori abbracciarono il loro compagno, artefice del loro successo, e dalla folla non si sentiva che gridare “Bravo Levratto”». E che voto poteva avere il piccolo supporter rossoblù? Ma ovviamente un bel 7.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Il tabellino della sfida datata 8 giugno 1930

GENOVA – JUVENTUS 2 – 0

RETI: 78′ Banchero, 88′ Levratto.

GENOVA: Bacigalupo, Lombardo, Spigno, Barbieri, Albertoni, Parodi, Puerari, Bodini I, Banchero, Casanova, Levratto. Allenatore: De Vecchi.

JUVENTUS: Combi, Rosetta, Caligaris, Mosca, Varglien I, Borgo II, Barale, Cesarini, Zanni, Crotti, Orsi. All: G.Aitken.    ARBITRO: Barlassina di Novara.

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