Mazzarri: “Non mi è piaciuto il secondo tempo, Kouamè grande giocatore”

Un Walter Mazzarri contento a metà commenta la vittoria del suo Torino sul Genoa. "Oggi si è iniziato bene, poi il Genoa ha preparato bene la partita, Kouame ci ha messi in difficoltà. Serve cinismo altrimenti le partite si perdono".

Mazzarri

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Il ritorno di Walter  Mazzarri dopo il malore accusato la settimana scorsa, frutta 3 punti fondamentali al Torino in ottica Europa. Non hanno incantato i granata, nonostante l’aver giocato in superiorità numerica per 65′, merito anche di un super Radu i cui interventi hanno evitato un passivo più pesante per i rossoblù. Queste le dichiarazioni del tecnico granata-raccolte dai colleghi di ToroNews– nella consueta conferenza stampa post gara. “Oggi si è iniziato bene, il Genoa ha preparato bene la partita, Kouame ci ha messi in difficoltà. Abbiamo preso gol su questo corner strano. Ma siamo riusciti a ribaltarla. Quel che non mi è piaciuto è il secondo tempo: c’erano praterie a nostra disposizione ma non siamo riusciti a chiuderla. Ne parlerò coi ragazzi. Potevamo avere diversi punti in più per le prestazioni che abbiamo fatto. Comunque oggi finalmente abbiamo vinto: sicuramente è meritato per quello che hanno espresso i novantacinque minuti. Dicembre sarà un mese decisivo? Una cosa alla volta. Intanto abbiamo la Coppa Italia: affronteremo una squadra di Serie C che però ha eliminato una squadra di A. Farò giocare elementi che hanno avuto poco spazio. E mi devono dare delle risposte: l’importante è non fare cavolate e passare assolutamente il turno. Poi penseremo al resto. Una squadra come la nostra, deve fare il terzo gol. E’ successa la stessa cosa a Cagliari. Per come abbiamo fatto i venti minuti finali, bisognava fare gol e vincere la partita perchè sono stati due punti buttati. Ora basta, bisogna essere cinici e fare gol altrimenti poi si rischia di non vincere, a prescindere dagli errori arbitrali. Può essere questa la formazione tipo? Non ci casco più, ora i ragazzi mi devono dare le indicazioni in allenamento. Gli attaccanti devono fare gol, ma serve prima di tutto la squadra e la logica di gioco. Servono equilibri importanti che poi devono portare agli attaccanti la palla per fare gol. Oggi con la difesa a tre e un metodista del Genoa era più facile per noi supplire ad eventuali inferiorità numeriche in mezzo al campo. Diverse sono le cose quando gli avversari giocano a quattro dietro. Quindi io faccio le scelte in base agli allenamenti e in base alle caratteristiche degli avversari. Oggi ad esempio è stato fuori Baselli che per me a Cagliari era stato il migliore. Quindi sono scelte che prendiamo di volta in volta, non tanto sulla base della partita precedente. Giocando con due attaccanti puri come Zaza e Belotti, ho chiesto a Iago un sacrificio tattico, giocando a sinistra, e anche da trequartista. Era previsto che puntasse l’uomo per mettere la palla in area col mancino. Poi a sinistra può duettare bene con Ansaldi. Ma anche con Aina sarebbe stata la stessa cosa. Lui è intelligente e si sa adattare”.

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