L’illusione ottica del doppio grado di giudizio sul Genoa

Troppo spesso si assiste a una duplice e opposta analisi delle gare del Grifone. Il pareggio con la Spal equivale a due punti persi o uno guadagnato?

Lapadula Bertolacci Hiljemark dopo gol (Foto Genoa cfc Tanopress)

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L’illusione ottica del doppio grado di giudizio porta a sdoppiare le valutazioni di Genoa-Spal, partita passata troppo in fretta agli archivi per esigenze di calendario. Letto alla luce del risultato delle altre concorrenti, l’1-1 del Ferraris è un punto guadagnato: letto in relazione a quanto si è visto in campo sono due punti persi. Questione di angolature d’analisi, c’è chi si accontenta di tenersi dietro una manciata di squadre di basso livelo, chi invece vorrebbe mettersene dietro altre, poiché Bologna, Udinese e Torino non sono così irresistibili. Tuttalpiù sono nate meglio ad agosto.

E’ l’illusione ottica del doppio, e alternato, grado di giudizio a tradire. La prestazione del Genoa contro il Cagliari dovrà essere profondamente diversa rispetto a quella del sabato pasquale: servono i tre punti per scappare alla svelta, senza più lodare il contenuto povero di brodini lunghi. Ballardini ha parlato di match point esagerando, forse, perché la salvezza non è mai stata a 34 punti, e uscendo dal personaggio mite e prudente – questo sicuro – per alzare l’attenzione dello spogliatoio rossoblù. Il Genoa inizia a dare cenni di stanchezza mentale e, di conseguenza, fisica: c’è qualche calciatore, in campo e in panchina, nervoso.

Del tutto normale perché fino a prova contraria l’uomo fatica a dominare le emozioni più forti del cervello. La salvezza è più vicina dopo il pareggio con la Spal ma non ancora abbastanza per potersi fermare ad ammirare il panorama. Il doppio grado d’analisi va abrogato al più presto altrimenti rischia di riesumare l’attenuante generica dell’anno scorso: il Genoa ha perso ma lo hanno fatto anche le altre che rincorrono. Pericoloso e inopportuno, meglio cercare nuovi stimoli, vincendo almeno due gare in casa nelle prossime tre, prima della trasferta di Roma. E superare ideologicamente l’illusione ottica del doppio grado di giudizio rossoblù cercando di capire che la sconfitta altrui non è una mezza vittoria per se stessi.

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