La spina dorsale del Genoa contro la Juventus

Perin-Veloso-Taarabt, da loro tre passa la prestazione del Grifone all'Allianz Stadium. Parate, geometrie e strappi per mettere in crisi i bianconeri

Il trio delle meraviglie rossoblù (foto di Tanopress Genoa)

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Allegri ha presentato nel migliore dei modi la gara di stasera. La Juventus deve vincere ma il Genoa è una squadra in salute, che concede pochissimo e può far male da palla inattiva. La sosta è una variabile indipendente nell’equazione del calcio, assolutamente imprevedibile: vedere per credere la partita dell’Atalanta contro il Napoli costellata da molti errori tecnici dei bergamaschi che, fino a due settimane fa, erano la squadra più in condizione del campionato. Chissà quale sarà l’effetto sosta in capo al Grifone.

Con la fase difensiva messa in mostra nell’ultimo mese il Genoa può guardare in faccia a qualsiasi squadra della Serie A. Ballardini è riuscito a correggere il principale problema in tempi record esaltando ex novo le peculiarità di Perin. Il portiere rivela lo stato di salute della squadra e il capitano rossoblù è tornato decisivo proprio con il cambio di guida tecnica. Non è un caso. Stasera sarà proprio l’Airone il fulcro del Genoa, l’uomo chiave per trasformare in realtà un risultato positivo che sembra molto complicato raggiungere.

Perin ma non solo Perin perché il Grifo avrà pochi palloni utili perciò sarà basilare la tecnica di Veloso. Il portoghese deve limitare al minimo gli ‘errori gratuiti’, per usare una espressione tennistica, facendo uscire il Genoa dalla morsa della Juventus. Infine gli spunti di Taarabt, i suoi strappi palla al piede contro una difesa forte in marcatura ma che inizia ad avere qualche anno di troppo. Il marocchino ha fisico, condizione e conduzione del pallone in velocità, tre caratteristiche da esaltare nei contropiede. Perin-Veloso-Taarabt. Ecco la spina dorsale sulla quale il Genoa dovrà erigersi per fermare la corsa dei bianconeri.

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