***GASPERINI: «Il Genoa non è venuto a Torino per perdere: se fosse successo sarebbe stato un illecito»**

Il tecnico punta l'indice contro il chiacchiericcio diffusosi in settimana su un presunto "aiutino" al Torino: «Non dovete chiedere a noi ciò che è successo. Avevamo dei traguardi importanti da rispettare: abbiamo giocato con il massimo impegno»


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«Non dovete chiedere a noi quello che è successo a fine gara: è frutto di una cultura italiana che ormai aleggia su tanti stadi e sembrava che avremmo dovuto avere un atteggiamento remissivo e dovevamo perdere». Dai microfono di “Domenica sport” su Radio Uno Rai Gianpiero Gasperini punta l’indice contro l’idea, diffusasi purtroppo in settimana, che il Genoa avrebbe dovuto rassegnarsi alla sconfitta contro il Torino condannandola apertamente. «Noi avevamo dei traguardi in ballo molto importanti – ha proseguito Gasperson – se la Fiorentina non avesse pareggiato saremmo stati ancora in corsa per il quarto posto. E avevamo paura che la Roma ci avrebbe potuto insidiare il quinto posto. Non capisco dunque perché il Genoa, anche se on ci fossero state tutte queste situazioni, avrebbe dovuto venire a giocare per perdere. E quando succedono queste cose sono illeciti». E’ durissimo il tecnico rossoblù e prosegue sferzando: «Ci si meraviglia che il Genoa abbia giocato: non capisco perché».

Venendo alla partita, Gasperson ha detto che «se il Torino si trova nella posizione attuale, non è la partita di oggi che ha determinato la retrocessione. E’ frutto di un’annata cominciata male e proseguita peggio. Noi abbiamo fatto la nostra partita con i nostri errori: però ci siamo impegnati per chiudere il campionato a nostro favore». Torna l’argomento della cessione di Milito e Thiago Motta: forse è stato come smantellare la squadra. «Chiudiamo questo campionato – ha tagliato corto Gasperini – e dopo penseremo al futuro. Anche perché in questo ultimo mese e mezzo tutte queste voci di mercato hanno finito per toglierci qualcosa e possiamo anche rammaricarci».

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