GASPERINI: «Il Genoa aveva una marcia in meno della Fiorentina»

«Stasera è mancato un po’ tutto. Abbiamo incontrato una squadra più veloce e più pimpante di noi». Gian Piero Gasperini nella sala stampa del Franchi non cerca scuse o alibi dopo il 3-0 inferto dalla Fiorentina al Genoa: «Abbiamo fatto un brutta prestazione e abbiamo perso». Nemmeno il cambiamento di modulo dal 3-4-3 al 4-2-3-1 […]


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«Stasera è mancato un po’ tutto. Abbiamo incontrato una squadra più veloce e più pimpante di noi». Gian Piero Gasperini nella sala stampa del Franchi non cerca scuse o alibi dopo il 3-0 inferto dalla Fiorentina al Genoa: «Abbiamo fatto un brutta prestazione e abbiamo perso». Nemmeno il cambiamento di modulo dal 3-4-3 al 4-2-3-1 ha cambiato le cose in campo. «La partita era aperta – ha proseguito Gasp – e ho tentato. Di solito cerchiamo di essere più pericolosi e tentiamo di creare più occasioni: oggi non è andata così. Poi il rigore ha chiuso la partita. Paradossalmente in difesa abbiamo giocato un po’ meglio, ma abbiamo condito la nostra prestazione con alcuni errori grossolani che sono diventati una difficoltà in più».

Il tecnico ammette che il Genoa «aveva una marcia in meno della Fiorentina. Difficilmente abbiamo giocato partite così dimesse come quelle di stasera». E si consola così: «Ci rimane una buona classifica, siamo comunque davanti alla Fiorentina ed è un merito della mia squadra. Cercheremo di riscattarci al più presto».

E a proposito di riscatto, mercoledì ci sarà la gara col Palermo con alcune difficoltà. «Avremo altri due squalificati, Juric e il “Papa” – prosegue Gasperson – avremo bisogno che tutti i ragazzi devono stare molto bene altrimenti se le loro condizioni fossero modeste tutto diventa più difficile». In casa per fortuna il Grifo gioca in modo completamente diverso. «In trasferta abbiamo un atteggiamento meno aggressivo. La sconfitta ci sta, al di là degli episodi che hanno accentuato il risultato. Adesso pensiamo al Palermo, cercheremo di giocare al meglio insieme alle altre partite». Il tecnico non è «arrabbiato, ma sono preoccupato di questa situazione costante di emergenza. Quando è oltremodo così costante è chiaro che ci mette in una situazione di difficoltà».

 

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