Lettera/Simone Marini: “La necessità di soffrire del genoano è una forma d’eroismo”

Il lettore spiega "il mistero della fede rossoblù"

Gradinata Nord (Foto Genoa cfc)

La necessità di soffrire del genoano è una forma d’eroismo, un riconoscersi tra ultimi, tra infelici. Il bisogno di stare tra gli sconfitti e gli sfortunati.
Ed è un sentimento contagioso, un maleficio che si propaga giù dalle gradinate fino al campo. Spinto come da un vento virulento.
Così avviene che la squadra in campo, contagiata, capti dagli spalti l’esigenza della sofferenza, quindi risponde simbioticamente. Avviene come una sorta di profezia che si autoadempie.
È qui il mistero della fede rossoblù. Se le cose vanno bene e la barca è in salvo, si remerà tutti quanti, inesorabilmente verso le rapide e poi dritto verso la  cascata . Si trae quasi godimento dalle proprie disgrazie.
La vittoria si tramuta in pareggio e poi in sconfitta . La salvezza tranquilla si tramuta in una discesa precipitosa verso zone di classifica pericolose.
È la necessitá della sofferenza che non è mitigata dalle sporadiche gioie.
Forse è la consapevolezza che la felicitá costante ed imperitura è decisamente piú noiosa di una vita di peripezie sofferte.
Forse è solo il DNA genovese che ha modificato quello ottimista e vincente anglosassone del Genoa di fine 800 in quello pessimista e perdente di oggi.
Quel che è sicuro è che di DNA si tratta, perchè altrimenti non si spiegherebbe il continuo ricambio generazionale, il fatto che nascano e si riproducano genoani nonostante la penuria di soddisfazioni sportive.
Probabilmente il fatto che la squadra militi in serie a piuttosto che in b o in categorie inferiori un giorno sará del tutto ininfluente.
Forse ci troveremo un giorno a riempire lo stadio di Marassi saltare, cantare a soffrire e struggersi senza assolutamente nessuno in campo. Non ci sarà più bisogno ne di squadra ne di società, con presidenti, giocatori e dirigenti che non sono nati genoani , da genoani, senza DNA rossoblù insomma. Perché in fondo la realtà è che il Genoa non è che solo ed esclusivamente il genoano.
Simone Marini
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