Lettera/Roberto Nanni: «Appello al capitano»

Riceviamo sul nostro gruppo Facebook e pubblichiamo Marco, tu che come noi hai vissuto la serie C puoi provare a spiegare ai tuoi compagni che la tifoseria per cui sono stipendiati non merita tutto questo. Noi siamo più abituati a perdere che a vincere, ma c’è una cosa su cui non transigiamo: è l’impegno totale, […]


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Riceviamo sul nostro gruppo Facebook e pubblichiamo

Marco, tu che come noi hai vissuto la serie C puoi provare a spiegare ai tuoi compagni che la tifoseria per cui sono stipendiati non merita tutto questo. Noi siamo più abituati a perdere che a vincere, ma c’è una cosa su cui non transigiamo: è l’impegno totale, sputare sangue come fai tu da tempo immemore per questa maglia, per questa gente che non merita lo spettacolo a cui è costretta ad assistere da mesi, non merita di retrocedre dopo tutti gli anni di purgatorio vissuti. Prova a convincerli di impegnarsi alla morte per salvarci e se poi si sentono tutti dei fenomeni da Barcellona, sono liberi di portare via le scatole. Non condivido nessun dissenso che porti a violenze gratuite, non penso che sia necessario andare al Pio a fare casino oppure assieparsi fino a tarda notte in Corso De Stefanis. Da voi ci si aspetta il primo piccolo passo: poi vedrete che la tifoseria sarà trascinarvi anche quando le energie vengono meno. Non è pensabile che siate una squadra che non sia in grado di fare un passaggio decente in avanti: quindi forza e coraggio! Le partite per uscire dalla zona retrocessione ci sono, il tempo anche. Ora ci affidiamo a te affinché l’anima del Grifone che moltissimi non conoscono possa arrivare ai tuoi colleghi.

Roberto Nanni

 

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