Lettera/Enrico Vinelli: “La retrocessione? Un bagno di sangue finanziario per il Genoa”

L'opinione di un nostro lettore


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Le interviste del Mister a fine partita sono tutte uguali: “Abbiamo subito un tiro in porta e abbiamo perso”; “Abbiamo giocato bene ma ci gira sempre male”.
Effettivamente il Genoa subisce poco ma spesso perde e quando su 32 partite ne vinci solo 2, perdendone 24 i casi sono due: o sei davvero sfigato come nessun altro o forse i motivi sono altri.
Una rosa scarsa, senza Campioni, senza qualcuno che – con una giocata – ogni tanto ti fa vincere.
L’Atalanta senza Papu Gomez e senza Gasperini sarebbe come il Genoa, una squadra da media classifica che ogni tanto vince e ogni tanto perde.
Ma L’Atalanta ha Papu e Gasp e si permette di vincere spesso e perdere poco.
Noi abbiamo un allenatore che non riesce a leggere le partite in corso d’opera…quando vince mette un difensore e quando perde finisce sempre con 4 attaccanti…
E abbiamo una Società che ha fatto una squadra da retrocessione e per fortuna che quest’anno abbiamo casualmente ritrovato Taarabt, che l’anno scorso giocava come me.
E come se non bastasse, quest’anno la squadra non corre, spesso arriviamo secondi sul pallone e finiamo sempre più stanchi degli avversari.
La ricetta? Un allenatore capace, due giocatori di spessore a gennaio e un Presidente che si dedichi alla squadra.
Altrimenti sarà retrocessione certa e probabilmente ci saranno anche grandi problemi societari di solvibilità. La serie B, smentendo chi sostiene che i Presidenti vogliano retrocedere per il paracadute, è un autentico bagno di sangue.
Enrico Vinelli
enrico.vinelli@gmail.com

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