Lettera/Paolo Guidetti: «Adesso il Genoa deve usare sangue freddo e intelligenza per le scelte future»

Il professore, nostro lettore, scrive: «A meno che non si voglia puntare alla Champions, la riconferma di Ballardini sarebbe un atto intelligente, normale»

Ballardini Genoa
Mister Ballardini (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Buongiorno a tutti,

chiudiamo il campionato a 42 punti e con un piazzamento decoroso in classifica, mica male dopo l’inizio disastroso. Bello è stato non solo il finale senza ansia, ma anche la sensazione di potercela giocare con tutti, con dignità.

Ho scritto molto spesso criticando il Legale Rappresentante. Bisogna però dare merito che questa salvezza è arrivata anche grazie a due sue scelte: 1) una campagna acquisti “di riparazione” oculata, senza nessun stravolgimento o svendita; 2) aver richiamato Ballardini, passo non semplice dopo i recenti passati. Poi Ballardini e i giocatori hanno fatto il resto, senza dubbio.

Adesso bisogna usare sangue freddo e intelligenza, lo deve fare chi per ora ha le redini in mano. Sangue freddo e intelligenza mettendo in fila numeri e risultati. Ballardini ha ottenuto salvezze insperate e fu mandato via nel momento in cui stava realizzando un ottimo campionato. A meno che non si voglia puntare alla Champions, diciamocelo la sua riconferma sarebbe un atto intelligente, normale…non solo è amatissimo, ma ha i numeri dalla sua parte, compreso il fatto di essere già sotto contratto. Per i giocatori il discorso è diverso. Ovvio che noi sogniamo di tenere Zappacosta, l’Olandese volante, Perin etc, ma lì ci sono questioni su cui chi ha i conti può valutare. A prescindere dai nomi e da questo anno, chiediamo solo una politica di lungo termine e se tutti non possono restare che almeno qualcuno non sia dato via subito e che qualcuno magari sia di proprietà. Un altro punto essenziale da chiarire è il non conseguimento della licenza UEFA, di cui non si conoscono le motivazioni (credo), ma si suppone una situazione di conti all’aria.

In buona sostanza questo è un momento per lei, Legale Rappresentante, di bivio. Tutto passa, il tempo passa, i presidenti, i giocatori e gli allenatori sono uomini che vengono e prima o poi vanno. Un popolo resta, insieme alla sua memoria. E la memoria l’abbiamo se ancora ricordiamo con affetto Garbutt e Spensley, Verdeal e Signorini e tanti altri. Lei questo anno, in funzione delle scelte che farà, deciderà se resterà nella memoria di un popolo come una fastidiosa parentesi o un presidente che ha cominciato bene, poi ha avuto una caduta in basso per infine ‘capire’ questa gente e risollevarsi. Perché è vero che il “Genovese-genoano” è brontolone e arcigno, ma se lo si prende per il verso giusto sa essere altrettanto entusiasta e pronto a legarsi con il cuore. E’ la nostra storia, non solo del Genoa, ma di Genova … e se Gugliemo Embriaco partì con 200 uomini e di fatto, conquistò nel 1099 Gerusalemme, con forza e una strategia geniale, vuol dire che siamo sempre stati gente tosta … e se si considera che una delle due navi che trasportarono i soldati-mercanti si chiamava “Grifona”, vuol dire che a questo animale fantastico siamo legati da molto prima del 1893. Cerchi di capire questa città e questa gente, lei che di qui non è, ma dove chiunque può esserlo purché vi sia rispetto. Il tutto è riassunto proprio da una scritta che ancor oggi compare nei pressi di Porta Soprana: “Se porti pace, accostati pure a queste porte. Se guerra cercherai, triste e sconfitto ti ritirerai”. E’ un’identità forte, a cui il Genoa contribuisce non poco e di cui saremo sempre i proprietari morali. Cerchi di capirlo. Se capisse questo e cercasse di far qualcosa di ‘indimenticabile’, lascerebbe un segno e forse, cosa che fino ad ora bisogna dire sia venuta colpevolmente a mancare, anche qualche imprenditore locale potrebbe affiancarla.

Saluti a tutti e buona domenica.

Paolo Guidetti

paoguide@libero.it

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