Lettera, Francogrifo76: “Le lacrime amare del Popolo genoane per la cessione di Pellegri”

L'opinione di un lettore sul passaggio del giovane attaccante al Monaco

Pietro Pellegri (dal profilo Facebook di Gian Paolo Coppola)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

E’ una domenica di fine gennaio. Il nostro Genoa giocherà oggi una partita fondamentale contro l’Udinese. L’Atalanta del mai troppo (o poco) rimpianto Gasp ieri ha strapazzato il Sassuolo (tanta manna per noi) mentre la schiacciasassi Juventus ha vinto a fatica col Chievo ridotto in 9 (ancora ottimo per noi). Ecco, in una domenica siffatta, noi Genoani siamo stati avvolti sino ad esserne mortiferamente soffocati dalla mielosa e strappalacrime sit-com del nostro giovanissimo giocatore Pietro Pellegri approdato trionfalmente alla Corte del Principato di Monaco.

A leggere la sua lettera d’addio ai tifosi e alla società, quella di saluto all’amico/fratello Palladino, quella di congedo e di auguri della dirigenza non si può non essere travolti dalla pura commozione sino a non poter trattenere le lacrime. Un ragazzo di meno di 17 anni che lascia tutto quello che ha sempre amato, tutto ciò col quale è costantemente cresciuto, quello che per lui (sinora) ha rappresentato un sogno, quello che lo ha fatto diventare uomo (a poco più di 16 anni), lascia tutto questo solo per andare semplicemente a guadagnare un milione di euro all’anno (per ora). Veramente da strizzare scatole di fazzoletti intrisi di lacrime (amare)!!! Un ragazzo etichettato come predestinato sin da subito da tutti i soloni del calcio soprattutto per quel fisico straripante che aveva già a 14 anni, quando con i suoi compagni di un anno più grandi salì alle cronache perché era diventato uno dei vice-campioni del mondo in quel di Manchester.

Lo ricordiamo? Il Genoa leva 2000 arrivò ad un passo dal mito e dal titolo, sconfitto in finale solo dai ghanesi di non si sa quanti anni più grandi. Ebbene, in quella manifestazione il suo apporto fu minimo, ma i titoli erano per Pellegri. D’altra parte, perché il suo impiego in questi ultimi due campionati complessivi è stato così accuratamente centellinato? Per preservarne il talento cristallino si leggeva; per gestire un’abile operazione di marketing da parte del Joker dico io. Se avesse giocato di più forse non avrebbe mantenuto tutte le aspettative create su di lui. Ora la palla è passata ai monegaschi: da Genoani cosa ci dobbiamo augurare (per lui e per noi?). Che faccia una carriera mediocre come il predestinato Paloschi? Una carriera fatta di alti e bassi come El Shaarawy? Una carriera tormentata come Balotelli? Sinceramente non lo so. Penso che Preziosi non vorrebbe essere ricordato come il presidente che ha avuto in mano il nuovo Messi (come lo aveva già etichettato proprio lui giusto nel 2015) e che l’ha venduto per pochi (!!) milioni. Intanto noi, poveri Genoani, in questa ultima domenica di mercato, ci “consoliamo” con il probabilissimo arrivo di un difensore marocchino dal nome impronunciabile.

Francogrifo76

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.