Lettera, Francogrifo76: “La vittoria del Genoa? Come il cacio sui maccheroni”

L'opinione di un tifoso sul successo esterno del Grifone all'Olimpico

Il Genoa schierato a Roma contro la Lazio (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Carissimi Amici Uniti nel Rossoblù buongiorno! Stanotte sono andato a dormire con la ferma intenzione di non importunarvi più sino al prossimo week-end di gare giovanili ma, stamattina, appena sveglio, ero ancora pieno di adrenalina e di pura contentezza per cui…mi ci scappano alcune righe! Vi avevo lasciati domenica sera auspicando la ciliegina sulla torta, la fragolina sul gelato, l’olio piccante sulla pizza ma, ieri sera, è stato ancora meglio: come il cacio sui maccheroni (o la cioccolata o cannella sul cappuccino…).

Mamma mia! I migliori film che ho visto ultimamente sono stati tutti tratti da una storia vera: beh, anche l’impresa di ieri sera è tratta (anzi: si tratta) di una storia vera. Ci sarebbe voluto un grande, grandissimo regista per montare un soggetto come quello andato in onda all’Olimpico! Si sa, il Genoa non è mai banale (nel bene e nel male) ed è per questo che l’amiamo (qualcuno anche alla follia). Avessimo battuto l’Udinese e perso a Roma avremmo sempre conquistato gli stessi 3 punti, ma avremmo compiuto un (quasi) normale percorso di una squadra del nostro attuale livello. Invece abbiamo dovuto soffrire contro l’Udinese tanto da arrivare quasi arrivare a scalfire (lo confesso) le più profonde attestazioni di stima nei confronti di Zio Balla (sono stracontento di tornare a chiamarlo così).

Il nostro stratega (si può ben definirlo così) non ha sbagliato assolutamente nulla, regalandoci una serata memorabile, classica da Genoa. Smentendo clamorosamente quel che avevo scritto non più di una settimana fa sullo strano calciomercato del Genoa, l’Uomo di Ravenna ha avuto il grande coraggio di mettere subito in campo Pereira, Hiljemark ed in seguito pure Medeiros e Bessa. Certamente dobbiamo stare attenti ad esaltarci troppo per le belle prove fornite ma, se dovessero continuare così potremmo affermare che la dirigenza abbia azzeccato i calciatori per alzare un po’ il livello qualitativo della rosa. Lo ripeto: dobbiamo aspettare qualche altra prova (e già domenica col Chievo si potrà capirne qualcosa di più) però le premesse sono importanti: Pereira è stato quasi impeccabile sulla fascia destra annullando lo spauracchio Lukaku; Hiljemark ha dato sostanza e qualità al nostro centrocampo (delizioso l’assist per il gol-vittoria di Laxalt) facendomi pensare che quello che indossò la nostra Maglia l’anno scorso fosse solo un lontano parente. Eccomi, ci risiamo: mi lascio prendere la mano dall’entusiasmo, ma ho ancora negli occhi il secondo tempo di ieri sera dei nostri ragazzi.

Quante belle storie: Biraschi che, contro tutti quelli che hanno sempre storto il naso, ha disputato una prova maiuscola tanto da farci dimenticare l’assenza di Izzo; Laxalt che ci ha fatto capire che, forse, la sua mancanza con l’Udinese magari ha inciso sulla sconfitta e che, con la sua corsa, ha confermato che non fosse campato in aria l’interesse per lui di grandi squadre; Galabinov, il nostro Petagna rossoblù! Le prende quasi tutte di testa, fa salire la squadra, sgomita, combatte, le da e le prende (ma più le dà), confeziona un assist. E pazienza se segna poco e non tira molto: avesse anche questo avrebbe fatto un’altra carriera e, soprattutto, non giocherebbe purtroppo nel Genoa.

E la favola di Pandev? Fischiato dal suo ex pubblico sembrava destinato ad un’altra prova incolore e confusa quand’ecco che scarta e si addolcisce (anche a noi) la bocca con un tocco che prende in controtempo il fortissimo portiere laziale. Spontanea e liberatoria la sua esultanza. Ed ancora il tanto vituperato Rossettini che non ha fatto sicuramente rimpiangere Spolli; Zukanovic, che offre sempre un rendimento sicuro; Perin, incolpevole sul gol ed autore di alcune parate non eccezionali ma nelle quali ha dimostrato la totale sicurezza che ormai lo contraddistingue. Le uniche, secondo me, prestazioni sotto i compagni le hanno fornite Rigoni e Bertolacci, quest’ultimo meglio di domenica scorsa ma non ancora all’altezza di quel che ricordavamo. Medeiros e Bessa troppo poco hanno giocato per poter dar adito ad un giudizio su di loro, ma speriamo che possano dimostrare il loro valore. E infine Lazovic, che in tanti speravamo a torto potesse lasciare la rosa, e che invece ha dimostrato professionalità e attaccamento alla Maglia andando ad annullare Felipe Anderson, non uno qualunque.

Insomma: una bellissima serata in Rosso e Blù che ha concluso un fantastico week-end calcistico per i nostri colori. Non commento (come Giuseppe Rossi: ti aspettiamo presto!) il VAR che ha privato Laxalt di una rete bellissima. Anche nel calcio la Provvidenza esiste… Mi ricordo che, da bambini, quando qualcuno sbagliava un rigore assegnato tra molti dubbi, solevamo dire: “San Giovanni non fa inganni!” Questa volta è andata così e Laxalt ha rimediato a quello che sarebbe stato un gravissimo errore tecnico. Buonissima settimana a tutti (e sono certo che sarà così!!).

Francogrifo76

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