Quei punti deboli del Napoli che il Genoa può sfruttare

Gara molto difficile per i rossoblù venerdì al San Paolo, ma la difesa azzurra prende tanti gol, soprattutto sul lato debole rispetto a dove si sviluppa la manovra


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[tps_title]Barricata o sfrontatezza? Questo il dilemma[/tps_title]

Nelle battute  d’arresto tra le mura amiche  della squadra di Sarri c’è una costante, anche se deriva da atteggiamenti differenti adottati dalle squadre che sono uscite imbattute dal San Paolo: Lazio, Sassuolo e Palermo hanno preferito piazzare il famigerato bus davanti l’area di rigore, mentre la Roma andò a Napoli con il chiaro obiettivo di aggredire gli azzurri. Se per qualità la Roma può permettersi un determinato atteggiamento, per il Genoa i casi da prendere in esame sono i tre pareggi maturati dal Napoli contro formazioni non proprio irresistibili, ad esclusione della Lazio forse la vera sorpresa del campionato, ma che hanno saputo togliere agli azzurri quello spazio necessario affinchè la manovra partenopea diventi irresistibile. Cosa farà Juric? Sono da escludere le barricate, il Genoa non stravolgerà la propria natura tattica come fatto ad esempio a Firenze, in quel caso Juric si pentì immediatamente e ridisegnò la squadra ancor prima della fine del primo tempo. Quindi a Napoli è da escludere un Genoa in versione Palermo, molto più probabile vedere i rossoblù in versione Sassuolo: tanta densità in mezzo al campo per evitare il fraseggio azzurro tra le linee ed attacco immediato della profondità cercando di giocare sui movimenti effettuati dalla linea difensiva di Sarri.

Mertens non sfugge alla guardia di Burdisso (foto Getty Images)
Mertens non sfugge alla guardia di Burdisso (foto Getty Images)
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