La lavagna tecnica: caro Grifone, dove sei?

L'analisi tecnica della sconfitta contro il Sassuolo


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[tps_title]Genoa prevedibile, urgono contromosse[/tps_title]

Il gioco sulle fasce, la vera arma dei rossoblù, sembra aver fatto il suo tempo. La scarsa condizione fisica degli esterni genoani, oltre alla prevedibilità della manovra, ha fornito agli avversari del Genoa una facile lettura della manovra offensiva rossoblù. Non a caso il Sassuolo ha fatto tanta densità nella propria metà per ripartire con dei fulminei contropiedi. La manovra degli uomini di Juric oramai è diventata prevedibile, basta poco per leggere il Genoa e trovare le giuste contromisure: non avendo grandi palleggiatori in mediana il gioco di Juric prevede uno sviluppo della manovra “decentrato”: si attacca su una fascia per poi concludere con il giocatore del versante opposto. Finchè i vari Laxalt, Edenilson, Lazovic sono andati a tutta per le squadre avversarie era davvero difficile contenere le sgroppate dei genoani, ma alla lunga si sta pagando l’usura di Laxalt ( praticamente sempre impiegato) e la scarsa condizione dell’altro centometrista rossoblù: Edenilson. Con i due velocisti non al meglio la manovra del Grifone risulta prevedibile. Il Sassuolo non ha fatto altro che attendere portando il Genoa in una sorta di imbuto che ha disinnescato la manovra offensiva genoana, ma soprattutto ha permesso ai neroverdi di poter approfittare degli spazi che si aprivano alle spalle della mediana genoana.

Berardi chiede il rigore dopo il contatto con Laxalt in area (Foto Paolo Rattini/Getty Images)
Berardi chiede il rigore dopo il contatto con Laxalt in area (Foto Paolo Rattini/Getty Images)
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