La lavagna tattica: non smette di oscillare l’altalena del Genoa

Ciò che resta della sfida del Barbera, oltre all’errore clamoroso di Lamanna costato la sconfitta, è un Grifone timido ed impreciso- soprattutto nella prima frazione di gioco- incapace di trovare la continuità di risultati


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[tps_title]Il 3-5-2 durato, appena, 21 minuti[/tps_title]

Nella partita che poteva certificare la salvezza, di errori ne sono stati commessi tanti, troppi. Questa volta nella sconfitta c’è anche lo zampino di Ivan Juric. Difficile comprendere lo stravolgimento di formazione rispetto alla gara casalinga con l’Inter. Il 3-5-2 adottato dal tecnico croato non ha sortito gli effetti desiderati: squadra compassata, poche idee e agonismo praticamente assente.

Palermo Genoa 1

In alto è “fotografata” la disposizione in campo degli uomini adottata da Juric. Il centrocampo a tre composto da Veloso-Cataldi-Rigoni non ha funzionato, risultando inadatto in entrambe le fasi di gioco. Peggio ancora la coppia d’attacco composta da Pandev e Pinilla, con quest’ultimo totalmente assente, evidentemente i 5 turni di stop hanno minato sia condizione fisica che mentale della punta cilena. Nona casa dopo appena 21’ Juric ha richiamato in panchina Cataldi per inserire Palladino, tornando cos’ all’abituale 3-4-2-1: una retromarcia che non ha pagato.

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