LA LAVAGNA TATTICA: la difesa del Genoa ha sofferto le “imbucate” al centro

Orban-Burdisso-Munoz hanno perso tantissimi duelli individuali, ma soprattutto non hanno mai trovato le giuste distanze tra loro

Munoz (Foto Getty Images)

Lombardi tra Lamanna e Laxalt (Foto Marco Rosi / Fotonotizia Getty Images)
Lombardi tra Lamanna e Laxalt
(Foto Marco Rosi / Fotonotizia Getty Images)
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Finisce il cammino in coppa Italia per il Genoa di Juric, all’Olimpico la Lazio si è imposta per 4-2 evidenziando le lacune in fase difensiva dei rossoblù. Un altro poker al passivo, un’altra prestazione costellata da errori individuali e da una preoccupante involuzione, soprattutto sul piano dell’aggressività e della concentrazione. Il Genoa regala gol e solo a tratti riesce a trovare quella continuità di corsa e di grinta che stava contraddistinguendo l’undici di Juric. I risultati sono lì a testimoniare l’involuzione del Genoa: nelle ultime 5 giornate disputate sono state collezionate altrettante sconfitte, con 12 gol al passivo ed appena 4 reti siglate. Ampliando l’analisi anche alla recente gara di coppa i numeri fatti registrare condannano – definitivamente- la fase difensiva dei rossoblù. I 16 gol subiti in 6 partite sono frutto di errori individuali e scarsa concentrazione, ma anche di una fase di non possesso disordinata ed eseguita con poca determinazione.

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