La lavagna tattica: il Genoa può e deve ripartire dalla mezz’ora iniziale a Napoli

In quei trenta minuti, il Grifone ha tenuto botta, mettendo in difficoltà l’undici di Maurizio Sarri: in che modo? Pressing a tutto campo, densità in mezzo al campo e tempi di uscite “scippati” al Napoli

Il capitano (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

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Genoa: provarci non sempre significa riuscirci. Niente da fare al “San Paolo” per gli uomini di Juric, il Napoli si è imposto per 2-0 ma i rossoblù possono, anzi devono, ripartire dalla mezz’ora iniziale di gioco. In quei trenta minuti e passa, il Grifone ha tenuto botta, mettendo in difficoltà l’undici di Maurizio Sarri: in che modo? Pressing a tutto campo, densità in mezzo al campo e tempi di uscite “scippati” al Napoli, incapace di venir fuori come al suo solito andando ad aggredire gli avversari nella loro metà campo. Peccato per Juric aver perso Veloso in corso d’opera: senza di lui il Genoa ha smarrito le trame del gioco e i tempi del pressing. Se proprio si vuole trovare un altro difetto ai rossoblù, almeno nella trasferta napoletana, lo si può individuare nella scarsa- se non scarsissima- produzione offensiva: sarebbe stato impossibile reggere il ritmo della prima mezz’ora, quando si ha l’opportunità bisogna attaccare con convinzione, anche perché in questo modo si può alleggerire la pressione difensiva e tirare un po’ il fiato, ma Reina è rimasto praticamente inoperoso per tutta la partita. Alla lunga non poteva che venire fuori la maggior qualità dei partenopei, abili nello sfruttare il momento di sbandamento dei genoani dopo la prima rete subita, da li in poi il Genoa è lentamente uscito dal match.

Miguel Veloso (Foto Francesco Pecoraro/Getty Images)
Miguel Veloso (Foto Francesco Pecoraro/Getty Images)
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