LA LAVAGNA TATTICA: il baricentro alto, causa della débâcle a Cagliari

La difesa del Genoa è stata infilata dai tagli in profondità di Farias e Joao Pedro, nonostante la squadra (almeno sulla carta) fosse compatta

Andrea Ranocchia esulta dopo il gol in Cagliari-Genoa 0-1del 14 Novembre 2010 al Sant'Elia (Foto Enrico Locci/Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Cagliari-Genoa è il manifesto del Genoa che fu. Gli uomini di Juric evaporano in terra sarda, dopo un buon primo tempo a dire il vero, ma i 4 gol al passivo testimonia il momento di sbandamento attraversato dalla squadra, smarritasi dopo aver subito la rimonta dei cagliaritani. I rossoblù liguri sembrano aver perso quella voglia di lottare che fino a qualche domenica fa li aveva contraddistinti, a risentirne è il gioco aggressivo che Juric pretende dalla sua squadra. Difficoltà acuite dal via vai avvenuto in casa Genoa in questa sessione di mercato, infatti al Grifone sembrano mancare le giuste misure in campo. Con reparti scollati e troppi uomini adattati in posizioni di campo che da tempo non ricoprivano: l’esempio lampante è rappresentato da Rigoni “costretto” a ritornare in mediana. Per risolvere i problemi evidenziati in questo periodo non resta che lavorare e ricreare lo spirito guerriero che contraddistingueva il Genoa: ma bisognerà lasciare il tempo necessario a Juric per ricreare certi automatismi.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.