[tps_title]Possesso palla e aggressività: che bel Genoa nel primo tempo[/tps_title]
Non esageriamo se affermiamo che il Genoa ha dominato per tutta la prima frazione di gioco. Tanta corsa, tanta aggressività, ma anche trame di gioco piacevoli. Un Genoa abile anche nella gestione del pallone, come poche altre volte si era visto in questo campionato, ma con la solita pecca di realizzare poco. Di sicuro la mossa di Zenga di schierare un difensore centrale nel tre di centrocampo non ha pagato: nel caso specifico Ajeti è apparso in difficoltà, prevedibilmente in fase di costruzione, ma anche in quella difensiva. Il Genoa ne ha approfittato portando quasi sempre 5-6 elementi nella metà campo difensiva dei pitagorici, con Bessa e Hjliemark a fare da incursori nell’area di rigore. Non solo, la mossa a sorpresa di Ballardini di schierare Medeiros dal primo minuto è risultata vincente: oltre all’assist per la rete di Bessa, il portoghese si è segnalato per le tante conclusioni in porta (5) e per il continuo movimento ad “uscire” sul centro destra per creare lo spazio da attaccare ai centrocampista, ma anche per poter rientrare sul suo mancino e cercare così la conclusione.
Nell’immagine in alto è rappresentata una delle azioni che con maggior costanza si è ripetuta nel corso di Genoa-Crotone. Medeiros defilato sul centro destra rientra sul piede forte, mentre Bessa e Hiljemark attaccano l’area di rigore dando supporto a Galabinov.
In quest’altra immagine, possiamo notare quanti uomini il Genoa riusciva a portava in area di rigore. In 5 a dividersi l’area, con Bessa ad attaccare il primo palo, Galabinov in seconda battuta, Laxalt sul secondo palo, Hiljemark in supporto di Lazovic per un eventuale appoggio sul corto e Medeiros sempre sul centro destra pronto a colpire con il suo sinistro.
