La lavagna tattica: Fiorentina-Genoa, anatomia di un pareggio

Granitico in fase difensiva, il Grifone di Ballardini è più portato a difendere e a colpire in contropiede: quando è chiamato a fare la partita, come al Ferraris, la squadra stenta


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

[tps_title]Il risultato prima di tutto: il mantra di chi deve salvarsi[/tps_title]

Non potrebbe essere altrimenti, per il Genoa è fondamentale riuscire a strappare quanti più punti possibili, su qualsiasi campo, anche a discapito dell’estetica. Per gli amanti del bel gioco non sarà sicuramente piacevole veder giocare i rossoblù, ma bisogna fare di necessità virtù: quella del Genoa corrisponde al bisogno di punti. Ballardini per ottenere ciò ha puntato tutta sulla fase difensiva, a cui partecipano tutti i calciatori: logicamente a risentirne sono maggiormente gli attaccanti, chiamati a compiere un lavoro dispendioso in fase di non possesso. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Genoa è una squadra compatta, che a volte palleggia anche bene, ma non riesce ad essere incisivo sotto porta. È questa la rivoluzione di Ballardini, convincere tutti a pensare da uno, la squadra davanti al singolo, ed in questo contesto si stanno cercando di porre le basi per raggiungere quanto prima la salvezza. Il Genoa sembra essersi finalmente calato nella realtà che, a torto o ragione, al momento gli spetta: quella della lotta per non retrocedere. Bando ai fronzoli e tanta sostanza: a sottolinearlo è un dato su tutti, i contrasti viti. Per ben 20 volte il Genoa ha vinto un contrasto con conseguente recupero palla. Il vero problema è legato a dove viene recuperato il pallone: come si può notare dall’immagine in basso, su 20 contrasti soltanto 6 sono avvenuti nella metà campo avversaria, i restanti 14 sono avvenuti per lo più a ridosso dell’area di rigore. Ed è qui che il Genoa deve cercare di migliorare, cercando di spostare di qualche metro il baricentro in avanti. Perché si può difendere bene, come i rossoblù fanno, anche qualche metro più avanti, in modo tale che la partecipazione attiva degli attaccanti, ma anche degli esterni di centrocampo, nella fase difensiva risulti comunque importante, ma meno dispendiosa. Un considerazione che Ballardini sarà chiamato a fare, perché difficilmente il Genoa potrà esprimere un gioco qualitativamente migliore, e questo dipende dalle caratteristiche dei calciatori, ma può sicuramente risultare più pericoloso rubando palla nella metà campo avversaria, in modo da poter verticalizzare immediatamente.

Fiorentina-Genoa

In questa immagine sono riprodotti tutti i contrasti effettuati dai calciatori genoani. Nella colonna, alla destra dei calciatori, in verde sono evidenziati i contrasti riusciti, in bianco il totale dei contrasti effettuati da ogni singolo calciatore.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.