La lavagna tattica: analisi della strana sconfitta del Genoa a Bologna

I gol subiti dai felsinei sono nati da errori individuali dei Grifoni più che da giocate ricercate da parte degli avversari


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[tps_title]Moduli speculari e zero emozioni: il Bologna teme il Genoa[/tps_title]

Sempre con il 4-3-3, o al massimo con il 4-2-3-1: Donadoni raramente ha derogato da questi due moduli, ma contro il Genoa ha rivoluzionato l’impianto tattico della squadra optando per il 3-5-2, schierandosi a specchio con il Genoa. Rossoblù contro rossoblù, 3-5-2 contro 3-5-2: ad uscirne fuori è un primo tempo soporifero. Squadre bloccate, poche azioni e unici tentativi per far male all’avversario affidate alle conclusioni da lontano, con poca fortuna. Il Genoa sembrava stare meglio in campo, non è stato pericoloso – ma non è una novità – ma non fase di non possesso non aveva rischiato praticamente nulla. Un mossa su tutte ha certificato quanto Donadoni temesse il Genoa e soprattutto la catena di sinistra formata da Hiljemark e Laxalt. Pur di limitare le sortite offensive dell’esterno uruguaiano ha spostato Di Francesco sull’out destro del centrocampo a 5 costringendolo a coprire tutta la fascia: il figlio d’arte ha risposto presente in fase di copertura, ma ha attacco poco. Il Genoa non ne ha saputo approfittare, complice una serata sotto tono di Diego Laxalt, ma tutto sommato nella prima frazione di gioco si è visto il solito Genoa di Ballardini: compatto in fase difensiva per poi ricercare il contropiede per attaccare la porta avversaria.

Bologna-Genoa 1

 

Nell’immagine in alto è riproposto l’atteggiamento difensivo del Genoa sul giro palla del Bologna: praticamente tutti gli effettivi genoani sono nella propria metà campo a fare densità.

Bologna-Genoa 2

Nell’immagine in alto è rappresentata l’azione più pericolosa, almeno nella prima frazione di gioco. I rossoblù riescono a recuperare palla nella propria metà campo e partono con una transizione offensiva affidata a Galabinov: Pandev, Hiljemark, Bessa e Laxalt accompagnano l’azione del centravanti bulgaro. Un 5 contro 2 che si concluderà con un nulla di fatto.

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