Si presenta Lapadula: “I genoani apprezzano chi dà tutto”

Il 27enne italo-peruviano si è poi soffermato sull'atmosfera del Ferraris: "Muoio dalla voglia di giocare a Marassi"

Lapadula (Foto Genoa CFC Tanopress)

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Il Genoa era nel mio destino, è una questione di pelle. Non lo so spiegare del tutto, ma è così”. E’ con queste parole, pronunciate al sito ufficiale del Genoa, che Gianluca Lapadula si presenta ai tifosi del Grifone. Il 27enne ha poi ammesso il ritardo, essendo arrivato un anno dopo rispetto a quando il suo nome fu fatto per la prima volta dalla dirigenza rossoblù: Un’estate fa ero stato a un passo, ricordo tutto. Il presidente e il mister mi avevano espresso la loro stima. Il futuro poi aveva preso un’altra direzione. Stavolta ho scelto di venire a Genova, avevo pure altre offerte. In tempi non sospetti avevo detto al procuratore, Libertazzi, che questa era la piazza giusta per me. Per tutta una serie di motivi. I genoani, è risaputo, apprezzano i giocatori che danno tutto. Un po’ mi rivedo in questa caratteristica. Spero di riuscire a dimostrarlo”. Lo scorso anno, per l’appunto, Lapa-gol era ad un passo dalla Lanterna ma poi non si fece nulla. Poco male, col senno del poi, sicché approdò in Liguria quel Giovanni Simeone del quale oggi è il sostituto.

Lo sguardo sveglio, i modi gentili ma solo fuori dal campo: ha tutta la grinta di chi vuole conquistare la piazza genoana, Gianluca, uno che da una settimana lavora duramente al Signorini dopo aver completato il periodo di rieducazione presso il Riattiva di Lavagna. Il resto del gruppo gli ha dato un caloroso benvenuto, così come lo si tributa al nuovo attaccante di razza che avrà sulle spalle il peso dell’intero reparto offensivo rossoblù: “Tanti ragazzi li conoscevo già. Bertolacci, Perin, Migliore, Biraschi, Galabinov, Izzo e così via. Un lungo elenco. Un altro dei motivi è che sapevo di trovare un gruppo sano, giocatori seri, cultura del lavoro. Sono stati tutti carini. Un grazie, sentito e doveroso, lo rivolgo a chi mi ha aiutato e lo sta facendo. I dottori Gatto e Stellatelli, il prof. Barbero. I fisioterapisti del Riattiva e del Grifone. Ho riscontrato una dedizione eccezionale”.

C’è anche da dire però che Gianluca non accelera i tempi, perché l’obiettivo è di esordire il più presto ma allo stesso tempo farlo al cento per cento: “Sto eseguendo da giorni lavori di tipo aerobico, con potenziamento muscolare di carattere generale. Stare con i compagni mi ha cambiato l’umore. Poi arriverà la fase di adattamento. Muoio dalla voglia di giocare a Marassi: in Tim Cup ho fatto il tifo in tribuna, mi sono goduto l’atmosfera. Penso di potermi trovare bene negli schemi. Nella stagione di Pescara il modulo era lo stesso”. Il Genoa ha il suo bomber, che a parole ci sa fare. Sul campo, se possibile, molto di più.

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