Romulo, brasiliano tutto corsa e concretezza: “A Frosinone massima concentrazione”

Al sito del Genoa il centrocampista avvisa i compagni: "Sarà difficile perché è un gruppo formato da bravi giocatori". La sua filosofia? "Penso a esprimere tutta la velocità possibile. A costringere gli avversari a faticare per rincorrere"

Romulo
Romulo in progressione (foto di Genoa CFC Tanopress)

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“Ora abbiamo la gara di Frosinone. Sarà difficile perché è un gruppo formato da bravi giocatori”. Ai microfoni del sito ufficiale del Genoa, Romulo Caldeira mette in guardia i suoi compagni dalla trasferta in Ciociaria. La squadra di Moreno Longo (si parla di un suo possibile avvicendamento con Giampiero Ventura), penultima in classifica con un 1 solo punto e zero gol fatti, è in ritiro. “So per esperienza, mi è capitato pure l’anno scorso al Verona, come un ritiro di due, tre giorni possa produrre certi effetti e rigenerare le energie. Troveremo una squadra arrabbiata e pronta a dare tutto” aggiunge il centrocampista.

Domenica il Grifone dovrà affrontare il mal di trasferta che finora ha frenato l’andamento in classifica che avrebbe potuto essere migliore. La forbice del rendimento tra gli incontri interni (tre gare, tre vittorie) e quelli lontani dal Ferraris (0 punti in due gare: c’è anche da recuperare quella col Milan) è ampia. Romulo spiega: “Non credo che alla base ci sia una diversità di atteggiamento. Se andiamo a vedere, il Sassuolo è terzo con il miglior attacco. A Reggio Emilia avevamo giocato bene, con personalità, pagando i 4 gol presi in 11 minuti. A Roma con la Lazio è difficile per tutti. Abbiamo affrontato due squadre forti”.

Romulo ha impressionato per l’impeto nel correre su e giù per il campo contro il Chievo. Un brasiliano con poca voglia di ballare il samba in campo con tanti tocchi e giocate, come fanno tanti suoi compatrioti: al contrario, è molto concreto e pensa a sfiancare chi lo incrocia. “Penso a esprimere – racconta – tutta la velocità possibile. A costringere gli avversari a faticare per rincorrere. Se c’è campo vedo come un binario davanti. Da percorrere nel minor tempo possibile”. E racconta un aneddoto della sua giovinezza: “A 14 anni risultavo tra gli ultimi nella parte fisica. Male, male. Avevo come compagno di squadra un ragazzino che primeggiava nei test. Ero un po’ avvelenato. Lo studiavo. Così ho iniziato a ad allenarmi anch’io nei giorni di riposo, a raccogliere la sfida per migliorarmi. Ho imparato a dare il massimo e a prenderlo come esempio. A 16 anni correvo forte. Mi piazzavo stabilmente tra i primi. Grazie a Dio. Mi ha dato la salute e la volontà di lavorare su di me”.

Dal campo si passa a parlare della sua famiglia, guidata dalla moglie Pamela. “Nel tempo libero mi piace stare sempre con lei”. Romulo ha un cagnolino dolcissimo: “Snoopy. Il nostro cagnolino di cinque anni. Dorme sul letto e condividiamo il cuscino. Dobbiamo stare attaccati”. Ma quali sono gli hobby nel tempo libero? “Con Pamela abbiamo la passione dei cavalli, delle gite nei boschi e nei prati. Speriamo di trovare presto un posto in Liguria per andarci come in Brasile”. Un ricordo triste della sua terra d’origine. “Laggiù c’è tanta povertà, l’ho toccata da ragazzo. Ci attaccavamo alle piccole cose. S’impara a valorizzare un sorriso, quando non si hanno soldi per comprare un giocattolo. E’ la filosofia che mi porto dietro per rendere la vita più facile, costruire un ambiente sano, trasmettere allegria ai compagni”. Romulo conclude col ricordo della tragedia che ha colpito Genova: “Il crollo di Ponte Morandi è stato un colpo devastante. Sotto l’aspetto morale, ricostruire quel ponte significa ricostruire la speranza di un popolo. In Brasile è uguale. Ci si muove solo dopo che i fatti sono accaduti. Non bisognava aspettare. Era necessario verificare prima”.

Romulo e Piatek (foto Genoa cfc Tanopress)
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