Nappi, un cuore grande non solo per Genoa e Udinese

Marco Nappi è stato uno dei giocatori più amati in campo e fuori: doppio ex di Genoa e Udinese l’ex ‘funambolo’ del pallone, anche oggi si fa amare per iniziative che dimostrano tutto lo spessore umano che lo contraddistinguono. Come iniziativa personale – dopo una promessa fatta a Stefano Borgonovo – sta organizzando un derby […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Marco Nappi è stato uno dei giocatori più amati in campo e fuori: doppio ex di Genoa e Udinese l’ex ‘funambolo’ del pallone, anche oggi si fa amare per iniziative che dimostrano tutto lo spessore umano che lo contraddistinguono. Come iniziativa personale – dopo una promessa fatta a Stefano Borgonovo – sta organizzando un derby del cuore a Genova, che dopo solo due giorni dall’inizio della prevendita dei biglietti ha già raggiunto 10,000 biglietti venduti.

Del resto Genova ha sempre avuto un grande cuore e la gara sarà come lui stesso racconta “una rimpatriata di tutti i giocatori che hanno fatto la storia delle due squadra, da Mancini a Vialli, da Aguilera a Cassano e Motta, da Vierchowod a Boskov e Bagnoli”.

Insomma nessuno si sta tirando indietro. La SLA anche per Nappi “è una stronza che va battuta ad ogni costo”.

Su questa malattia però non pensa ci sia una correlazione col calcio: “Lo stabiliranno i medici grazie alla ricerca, ma io conosco tanti dilettanti e tante persone che non hanno a che fare col calcio che hanno contratto questa terribile malattia. Ora in tanti si stanno muovendo per cercare una risposta, è dura ma si può fare con l’aiuto di tutti. So che anche l’Udinese si è mossa, è un gran bel segno”.

Da un dramma è difficile parlare anche d’altro, ma domenica c’è Genoa – Udinese e lui forse più di altri ne conosce pregi e difetti: “La forza del Genoa è il gruppo, Gasperini è riuscito a creare questa squadra facendo capire che tutti sono importanti. L’esempio più eclatante è che Oliveira entra e fa gol ma non ha mai protestato quando non giocava. Poi la squadra sta bene fisicamente e il tecnico ha creato un mix di tecnica e qualità che sta portando molti frutti.

L’Udinese invece ha attraversato un periodo nero ma si sta riprendendo bene: i risultati ottenuti in queste settimane danno morale. Credo che il risultato sarà aperto, anche se il Genoa di quest’anno può vincere davvero con chiunque se è in giornata. Poi giovedì si gioca la Uefa e l’Udiense ha una gara storica: può togliere energie certo ma non lo credo, basta vedere la Roma uscita con l’Arsenal come poi ha reagito la domenica successiva”.

Una delle peculiarità del Genoa è il suo pubblico: “Più che peculiarità è la sua forza è quello che ti da una spinta in più anche quando sei in difficoltà. Poi lo stadio è unico in Italia ed è davvero una bolgia”.

Sul suo trascorso a Udine gli chiediamo chi dei giocatori odierni più chi gli assomiglia: “Forse Pepe anche se lui è molto più bravo di me a difendere, ma alcune caratteristiche sono simili. Io avevo una predisposizione maggiore all’attacco”.

Infine un ricordo su Udine ed un saluto caloroso ai tifosi bianconeri: “il primo anno a Udine con la promozione è stato fantastico, indimenticabile. Udine mi è entrata nel cuore per la sua gente e per come si vive. Anzi approfitto per salutare i tifosi con un grande mandi mandi, che sono le poche parole di friulano che ricordo ancora!”.

Monica Valendino (Udineseblog)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.