Milito e la favola della Champions League

Il Principe afferma che «al quarto posto ci credo, e non potrebbe essere altrimenti visto che la Fiorentina ci precede solo di una lunghezza». E festeggia la sua tripletta davanti a una gustosa cena in famiglia


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Milito, Milito, Milito. Fortissimamente Milito. Come in ogni favola più bella, anche in quella che sta vivendo il Genoa c’è spazio per un principe. Un principe che viene da Buenos Aires e che, con i suoi gol, sta avverando tutti i sogni dei tifosi rossoblù. Ne resta solo uno, l’approdo in Champions, ma anche per quello il delantero argentino si sta attrezzando.

«E’ stata una notte magica – ammette il bomber – non solo per me, che ho segnato tre gol, ma per tutta la squadra. I derby sono sempre partite difficili ed impegnative: noi, quest’anno, però, siamo riusciti a vincerli entrambi e questo fatto ci riempe di gioia».

Un’affermazione, quella contro la Sampdoria, che permette di guardare avanti con rinnovata fiducia.

«Vittorie come questa danno sicuramente un gran morale – conferma – ed è per questo motivo che dobbiamo subito abbassare la testa per preparare al meglio il prossimo impegno. Al quarto posto ci credo, e non potrebbe essere altrimenti visto che la Fiorentina ci precede solo di una lunghezza, ma vorrei precisare che, anche se non dovessimo riuscire in questo intento, si tratterebbe ugualmente di una stagione straordinaria. Il titolo di capocannoniere? Non è una priorità ma mi farebbe piacere. Quel che conta è che la squadra possa continuare su questa strada per togliersi ancora grandi soddisfazioni. Dal mio punto di vista mi dispiace solo di aver dovuto saltare qualche partita e di aver disputato alcune gare in condizione non ottimale. Ma ormai è acqua passata. Adesso la testa è tutta sul rush finale, che mette in palio un traguardo prestigioso».

Il Principe ha poi scelto il modo più tradizionale di festeggiare il suo derby: davanti a una tavola piena di piatti gustosi argentini, circondato dalla sua famiglia. L’attaccante ha festeggiato anche un suo primato personalissimo: mai nessun rossoblucerchiato aveva segnato per tre volte nel corso di un singolo derby in campionato. Ed eccolo allora seduto dietro a una tavola imbandita. Dalla tensione per segnare alla cura per la cottura dell’asado: Milito si conferma un campione sia in campo, sia nella vita di tutti i giorni.

Claudio Baffico

Marco Liguori

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