L’avvocato Pisani: “Ciro Esposito sta meglio”

Con l’inizio delle operazioni dell’incidente probatorio, il testimone della sparatoria di Roma, Raffaele Puzone, ha confermato che a premere il grilletto della pistola è stato Daniele De Santis. La sua testimonianza potrebbe essere decisiva ai fini del processo”: così l’avvocato Angelo Pisani, legale di Ciro Esposito, a Tuttonapoli.net. “Il teste è stato poi discordante su […]


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Con l’inizio delle operazioni dell’incidente probatorio, il testimone della sparatoria di Roma, Raffaele Puzone, ha confermato che a premere il grilletto della pistola è stato Daniele De Santis. La sua testimonianza potrebbe essere decisiva ai fini del processo”: così l’avvocato Angelo Pisani, legale di Ciro Esposito, a Tuttonapoli.net. “Il teste è stato poi discordante su altre questioni (la sua posizione al momento della sparatoria ndr), ma non ci sono motivi per non ritenerlo attendibile. Ora restano da individuare i complici di De Santis, le indagini proseguono”.

A carico di Ciro invece non c’è nessuna misura cautelare.

“No. Ciro resta indagato per rissa, lo stesso capo d’accusa mosso agli altri due tifosi del Napoli feriti, che però hanno anche l’obbligo di firma. Ma ripeto con tutta la mia forza ciò che dico ormai da un mese: Ciro è un eroe. Stava camminando verso lo stadio quando è stato attratto dall’assalto che il De Santis e i suoi complici hanno portato al bus dei tifosi del Napoli. La loro intenzione era quello di incendiarlo, per poi dare la colpa ai sostenitori della Fiorentina e scatenare una guerriglia cui forse avrebbero preso parte anche loro: i rapporti non sono buoni nè con i tifosi azzurri nè con quelli viola”

A distanza di più di un mese, che idea si è fatto di quello che è accaduto?

“I fatti li conosciamo tutti. E’ quello che è successo dopo che non riesco a capire: perchè nessun rappresentante delle Istituzioni italiane ha fatto visita a Ciro o alla sua famiglia? Eppure parliamo di un ragazzo che ha rischiato di morire perchè c’è stato un problema di ordine pubblico sfuggito alle stesse Istituzioni”

Ma secondo lei in Italia esiste davvero un problema relativo all’organizzazione dell’ordine pubblico?

“Credo che prima di tutto esista un problema di organizzazione. La burocrazia italiana è spaventosa, ingessa un Paese. E da questo poi possono nascere altri problemi, anche relativi all’ordine pubblico”

La buona notizia è rappresentata dalle condizioni di Ciro.

“Sta meglio per fortuna. Dopo il delicato intervento di tracheostomia è uscito dalla crisi respiratoria che lo aveva colpito nei giorni precedenti. Ora è cosciente, anche se ricorda ancora poco di quella sera. Le uniche parole le ha pronunciate alla madre: “i bambini, i bambini, salvate i bambini”. Si riferiva sicuramente a quelli che erano sul bus attaccato da De Santis. Tifosi normali, che con la violenza non c’entrano niente. Proprio come Ciro”

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