Poco più di un’ora alla sfida del Bentegodi tra Verona e Genoa, una partita importante per entrambe le squadra in zona salvezza. PianetaGenoa1893.net ha contattato Ilaria Lauria, collaborative di Tuttohellasverona.it, per fare il punto sulla situazione in casa gialloblù. Con Pazzini out, Pecchia si affiderà a Kean come vertice alto del suo 4-2-3-1
Che partita sarà tra Verona e Genoa?
Sicuramente sarà una partita combattutissima, entrambe le squadre cercano una vittoria a tutti i costi e hanno bisogno di un risultato positivo ai fini della classifica. Il gruppo di Pecchia ce la metterà tutta per far bene, come in Coppa, ma non dovrà distrarsi troppo, altrimenti gli uomini di Ballardini potrebbero creare parecchi problemi ai gialloblù.
Come si schiererà il Verona?
Tra i convocati manca ancora Pazzini, purtroppo il risentimento fisico lo sta tenendo lontano dal campo più del previsto. Probabilmente Pecchia opterà per un 4-2-3-1 con unica punta Kean, coperto da Cerci, Bessa e Verde.
Crede che entrambe le squadre lotteranno per la salvezza fino alla fine oppure hanno valori per invertire la tendenza negativa?
Spero che la situazioni migliori per entrambe le squadre. Certo, fino ad adesso si sono un po’ arrampicate sugli specchi cercando di guadagnare qualche punto qua e là. Ma ora, quasi a fine campionato di andata, sarebbe anche il momento giusto per dare una svolta alla classifica. Bisogna lottare con le unghie e con i denti per restare in A, non ci si può accontentare di qualche pareggio sporadico, servono punti veri, soprattutto in casa.
Cosa teme il Verona del grifone? Pecchia in caso di sconfitta potrebbe rischiare di lasciare la panchina gialloblù?
Sicuramente Pandev e Taarabt sono da tenere sottocontrollo. Bisogna stringersi e cercare di non lasciar molto spazio agli avversari, altrimenti si rischia di incappare in situazioni rischiose per i gialloblù. Penso che Pecchia riuscirà a mangiare il panettone. In Coppa ha ottenuto una qualificazione e anche se stasera non dovesse andare nel migliore dei modi, non avrebbe senso mandarlo a casa proprio adesso, a poche giornate dalla pausa.
