Il Genoa Women travolge “tennisticamente” la Pistoiese per 6-1

Gol a raffica per le rossoblù: tripletta di Parodi, reti di Tortarolo, Bettalli e Tinelli


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

ONETO: «Voglio una squadra che non si “cristallizzi” in un unico modulo di gioco»

Il tecnico del Genoa Women soddisfatto della prestazione «anche se ci sono state un paio di “amnesie” difensive, che ci sono costate una rete»

Ed ecco l’intervista con Marco Oneto, tecnico del Genoa Women.
Grande vittoria contro la Pistoiese!
«Sono soddisfatto della prestazione, anche se ci sono state un paio di “amnesie” difensive, che ci sono costate una rete».
Il ritorno in campo dopo mesi di Fernanda Fernandez, giocatrice “di gamba”, ha permesso di passare dal 4-3-1-2 al 3-4-1-2 con Lucrezia Rossi “traslocata” sulla destra e “salita” a centrocampo
«Voglio una squadra che non si “cristallizzi” in un unico modulo di gioco; noi siamo più abituati ad usare quello precedente, ma questo in determinate occasioni ci permette di “coprire” meglio il campo».
Si nota anche un arretramento di Giada Traverso a “trequartista” e un avanzamento di Giulia Tortarolo a “punta”
«Le due ex calciatrici del Campomorone Lady possono ricoprire entrambi i ruoli; quello di “trequartista” è molto adatto alle caratteristiche di Martina Crivelli, mentre Giulia Parodi è la classica attaccante da area di rigore, che va ad occupare la posizione in quel momento lasciata libera dalla compagna di reparto (la cambia più sovente quando gioca a fianco di Tortarolo, a cui io dico di “svariare” dove ritiene opportuno)».
La squadra sta affrontando la stessa categoria dello scorso campionato, ma con quattro avversarie ed otto partite in più. Lo scorso il campionato fu dominato dalla Pro Sesto, l’attuale dall’Arezzo, ma sembra che il livello delle squadre dal centroclassifica in su sia più alto
«È sicuramente così. Molte squadre hanno budget importanti e mettono sotto contratto calciatrici straniere e/o con un passato nella massima serie; noi giochiamo con una formazione molto giovane, autarchica – anzi, “a chilometro zero”! – e da due anni occupiamo le prime posizioni».
Il fatto che le avversarie siano più formate fisicamente condiziona anche la tattica di gioco, perché c’è bisogno di più “densità” a centrocampo?
«Sì, dobbiamo tenere conto di questa situazione, sviluppando un tipo di gioco che sia accorto tatticamente e faccia nello stesso tempo risaltare le nostre qualità tecniche».
Stefano Massa
Oneto Genoa
Mister Oneto (foto di Genoa CFC Tanopress)
Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.