Gasperini a Gazzetta.it: «Ho avuto il Covid-19, ho pensato alla morte»

Rivelazione shock del tecnico dell'Atalanta: «Tornato da Valencia ero a pezzi, di notte sentivo le sirene e pensavo: non posso andarmene ora»

Gasperini Atalanta
Gasperini (dalla pagina Twitter dell'Atalanta)

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«Tornato da Valencia ero a pezzi, di notte sentivo le sirene e pensavo: non posso andarmene ora… Ho avuto il Covid-19». E’ il racconto shock di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta ed ex del Genoa, risultato positivo al Coronavirus dopo la gara di Champions League : momenti molto difficili per lui, ma che fortunatamente è riuscito a superare. «Ho pensato alla morte» racconta a Gazzetta.it (l’intervista è anche disponibile sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi). «Il giorno prima della partita di Valencia – racconta – stavo male, il pomeriggio della partita peggio. In panchina non avevo una bella faccia. Era il 10 marzo. Le due notti successive a Zingonia ho dormito poco. Non avevo la febbre, ma mi sentivo a pezzi come se l’avessi avuta a 40. Ogni due minuti passava un’ambulanza. Lì vicino c’è un ospedale. Sembrava di essere in guerra. Di notte pensavo: se vado lì dentro, cosa mi succede? Non posso andarmene ora, ho tante cosa da fare… Lo dicevo scherzando, per esorcizzare. Ma lo pensavo davvero». Su Bergamo: «Ce lo siamo chiesti più volte. Qualcuno considera “amorale” ripartire. Io ho visto gente cantare sui balconi d’Italia mentre Bergamo caricava sui camion le proprie bare. Non l’ho
considerato “amorale”. L’ho considerata una reazione istintiva, un tentativo di aggrapparsi alla
vita, di reagire. L’Atalanta può aiutare Bergamo a ripartire, nel rispetto del dolore e dei lutti». 
E conclude: «Il dolore di Bergamo ci spingerà in Champions».

 

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