[tps_title]La carriera di Custer[/tps_title]
La sua carriera si è sviluppata quasi totalmente sotto la Lanterna, prima alla Samp e poi al Genoa, ma lei per chi tifava?
Io sono sempre stato genoano e ancora oggi soffro per il Genoa. La Samp è arrivata davvero per caso nella mia vita. Il tutto ebbe inizio nel ’58, all’epoca si giocava per strada e un osservatore della Samp mi notò. Sai come mi convinse? Con una tessera dello stadio, io da ragazzino per entrare a “Marassi” chiedevo il permesso agli addetti ai varchi, l’opportunità era troppo ghiotta (ride). Sono rimasto in blucerchiato dal ’58 al ’71, diventando anche capitano, ma nessuno sapeva della mia fede rossoblù. Oggi i movimenti sull’asse Genoa-Samp sono quasi all’ordine del giorno, io sono stato l’unico genovese ad essere passato dalla Samp al Genoa senza essere migrato prima in un’altra squadra. Il calcio di allora conosceva rivalità più accese, ma era molto più umano. Oggi un trasferimento del genere passerebbe quasi inosservato.