Donelli: “Ci sono giocatori interessanti, la rosa del Genoa non è da ricostruire”

“Preziosi è un imprenditore di prima generazione che non molla mai, che nei momenti di difficoltà riesce a uscire dall’angolo, come si vede nella prima serie dei film di Rocky”. Massimo Donelli, celebre giornalista e tifoso genoano, ha raccontato la sua opinione ai microfoni del programma “Gradinata Nord” su Primocanale. “Ho avuto la fortuna di conoscere lui e Silvio Berlusconi: entrambi nei momenti di difficoltà riescono a dare il meglio. Secondo me se lascerà, lo farà quando sarà ai massimi e venderà a qualcuno che riterrà affidabile: finora quelli che si sono accostati al Genoa, come Rosati, Calabrò e Lo Monaco di concreto non hanno portato nulla”.

L’ex direttore di Mediaset aggiunge: “Per tutti arriva il momento di mollare e, per così dire, di andare in pensione. Nel caso di Preziosi è difficile prevederlo. C’è da ricordare che il prossimo sarà l’undicesimo campionato consecutivo in serie A”.

Donelli non ritiene necessario cambiare radicalmente la rosa: “Non sono d’accordo sulle squadra da rifare. Ci sono giocatori del livello di Perin, di Izzo che tornerà in campo all’inizio della prossima stagione: ci sono giovani interessanti come Biraschi, Beghetto e Morosini che non abbiamo ancora scoperto. Domenica ho visto Lazovic in grande spolvero e Veloso padrone della partita. Io non credo che il Genoa sia una squadra da buttar via: abbiamo avuto problemi a centrocampo con l’assenza di Veloso e la partenza di Rincon.

Conclusione sull’appeal del Genoa? “Temo che agli occhi di un possibile compratore esterno non ci sia. Questo perché i grandi capitali si muovono sui grandi palcoscenici: in Italia ci sono dei piccoli capitalisti ambiziosi. Non è facile che arrivi un imprenditore che arrivi con i capitali per acquistare il Genoa da Preziosi e che inoltre abbia la volontà e il talento di costruire qualcosa di diverso da quello che abbiamo visto”.