Criscito a Sky: «Per il Genoa ho detto no all’Inter»

«Testa al derby solo da lunedì» ha spiegato il capitano del Genoa: «Genova è casa mia. La tragedia del Ponte Morandi ha dimostrato ancora una volta che questa città non dimentica ma si rialza»

Criscito Genoa
La giocata di Criscito (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«Mi sento genovese e sono un tifoso del Genoa, anche per questo dopo sette anni in Russia ho fatto di tutto per tornare qui. Quando arrivo a Pegli riconosco la mia seconda casa». Domenico Criscito è stato molto chiaro ai microfoni di Sky Sport sulle sue scelte di vita. E soprattutto ha tenuto a ribadire riguardo all’Inter, prossimo avversario del Grifone a San Siro: «Per tornare al Genoa ho detto di no all’Inter – racconta ai microfoni della pay tv – ma per il Genoa avrei detto di no a tutti. Ho rifiutato il rinnovo dello Zenit perché volevo tornare qua, volevo tornare a casa».

Criscito ha ricordato con piacere anche il primo gol segnato in A dal suo ritorno al Genoa, avvenuto all’estate 2018: 17 febbraio 2019, 2-1 contro la Lazio. «Al 93′, una vittoria importantissima per la nostra salvezza» sorride. Un gol decisivo, come quello segnato da Badelj in pieno recupero nello scorso turno di campionato per il 2-2 contro il Verona. «Mi sono rimaste impresse le parole di Milan dopo il suo gol – racconta Criscito – mi ha chiesto dove fossero i tifosi perché lui in quel Genoa-Lazio era in campo da avversario e si ricorda ancora il boato della gente sugli spalti. Sono orgoglioso della nostra reazione, sono felice così».

Il capitano rossoblù si è tolto la soddisfazione di battere con la maglia del Genoa tutte le big, tranne l’Inter: «L’ho ricordato spesso in questi giorni ai miei compagni, mi piacerebbe e ce la metteremo tutta per fare risultato”. Di fronte ci sarà la capolista del campionato: «Giocare a Milano contro l’Inter è sempre difficile: noi ci arriviamo in un buon momento, siamo sereni ma andiamo lì per fare la nostra partita. Sappiamo di essere sfavoriti sulla carta ma è una prova in più per noi». Di fronte non avrà Hakimi, che è stato squalificato del giudice sportivo: «Ci sarebbe voluta la moto – scherza il difensore – non è però un vantaggio, perché se non gioca lui giocherà al suo posto uno altrettanto bravo. L’Inter ha 25 campioni che vanno forti, occorre stare attenti».

Mercoledì prossimo alle 20:45 il Genoa giocherà il derby. Criscito però afferma: «Dobbiamo pensare gara per gara, ora c’è prima l’Inter e alla Sampdoria ci penseremo da lunedì. Sappiamo che la gente a Genova vive per il derby e speriamo di regalare grandi gioie ai nostri tifosi». E su Davide Ballardini spiega: «Il mister l’ho trovato uguale a com’era. Lui ha sempre amato il suo lavoro, è una persona seria, ci ha trasmesso la carica che ci mancava e siamo molto contenti di quello che stiamo facendo con lui».

Infine, Criscito racconta la sua città: «Sono arrivato a Genova oltre 20 anni fa, non conoscevo questa città che oggi sento mia». E i suoi ricordi volano a quel terribile 14 agosto 2018, quando crollò il Ponte Morandi. «Andavo in direzione contraria, ero sull’altra carreggiata – ricorda – ero in auto con mia moglie e i miei due figli, stavamo tornando a casa. Avevo attraversato il ponte 10 minuti prima del crollo, quando mi avvisarono della tragedia. Ogni volta che attraverso il nuovo viadotto Genova San Giorgio per andare al campo il pensiero è sempre per le 43 vittime: un dolore che non si cancella, ma ancora una volta ebbi la dimostrazione della forza di questa città che non dimentica ma si rialza. Il legame era fortissimo, ora lo è ancora di più».

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