Bertolacci: “Sono molto legato al Genoa e a Genova”

Il centrocampista si racconta ai microfoni di Genoa Channel

Bertolacci (foto di Genoa CFC Tanopress)

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“La partita che ricordo volentieri? La vittoria per 4-1 contro l’Atalanta”. Andrea Bertolacci inizia con questo amarcord la sua intervista a Genoa Channel, anticipata stasera da Gradinata Nord in onda su Primocanale. “Eravamo alla terzultima di campionato – prosegue il centrocampista del Genoa che segnò il gol del 2-1 – e il nostro obiettivo era l’Europa. Siamo riusciti a conquistare quella vittoria a Bergamo che ci lanciò definitivamente”.

LA SUPERBA E IL GRIFONE – “Genova e il Genoa rappresentano tanto per me: sono una seconda casa. Sono arrivato qui a 21 anni, poi sono stato due stagioni altrove e ora è stato bellissimo tornare. Ho avuto tanto dai tifosi, ma anche dalla città: il fatto che ci sia il mare la rende straordinaria”.

FIGLIO – “Con l’arrivo di mio figlio la vita mi è cambiata tantissimo. Sono diventato più responsabile: so bene che man mano che crescerà dovrò insegnargli l’educazione e la strada migliore per lui. Ho la fortuna di avere accanto una moglie straordinaria che mi aiuta nel crescerlo. Sarebbe bello se diventasse calciatore come il papà, anche se vorrei che scegliesse un altro sport: ovviamente, l’ultima decisione spetterà a lui”.

PIATTI PREFERITI – “Tornando indietro a Roma, il mio piatto preferito è la pasta cacio e pepe. Qui è troppo facile scegliere: spaghetti al pesto o la focaccia, ne vado matto. In cucina me la cavo: a 18 anni sono andato via da casa e vivevo solo, ho dovuto imparare a cucinare. Pasta e secondi li so tranquillamente cucinare”.

VACANZE – “Preferisco stare in posti di mare. Non potendo spostarci spesso, soprattutto d’inverno quando sono impegnato a giocare a calcio”.

AMICI – “Sono rimasto in contatto con gli amici di Roma: a volte mi vengono a trovare qui”

 

 

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