Ballardini: «Poco tempo per allenarci? No problem, vogliamo disputare una grande partita contro lo Spezia»

Il tecnico a Genoa Channel: «I tifosi hanno fiducia in me? L’unica cosa che posso dire è che il motivo per cui sono apprezzato come persona e come tecnico è che vedono una persona onesta, capace, schietta, sincera, timida, un po’ ruvida, come sono i genovesi»

Ballardini
Davide Ballardini (Foto da Genoa Channel)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Alla vigilia di Spezia-Genoa, il tecnico rossoblù Davide Ballardini ha esordito ai microfoni di Genoa Channel.

Come definisce questo suo ritorno al Genoa?

«Ho tanta emozione che c’è ogni volta che torno al Genoa, tanta responsabilità e tanta voglia di allenare: tanta voglia di campo, perché il campo è la nostra vita».

Ieri si sono visti dei tifosi all’ingresso del “Signorini”, addirittura alcuni con dei cartelli per lei: una signora ha fatto più di 50 km per salutarla e ha aspettato cinque ore. Perché è così unico questo suo rapporto con i tifosi? Cosa vuol dire a queste persone che hanno tanta fiducia in lei?

«Io non lo so (NDR: Ballardini sorride), non so cosa dire. L’unica cosa che posso dire è che il motivo per cui sono apprezzato come persona e come tecnico è che vedono una persona pulita, una persona onesta, capace, schietta, sincera, timida, perché sono anche un po’ timido, un po’ ruvida, come sono i genovesi. Vedono forse queste cose che sono simili al genovese tipo».

Questa è la sua quarta esperienza al Genoa come ha detto lei, ma è una cosa nettamente diversa rispetto alle precedenti, con l’assenza del pubblico. Quanto pesa il calcio senza pubblico?

«Tanto. Pesa tanto a tutti e non è che pesa solo al Genoa. Il nostro stadio, la nostra Gradinata, il nostro amore, la passione, l’affetto smisurato, a noi pesa tanto, perché sappiamo chi abbiamo dietro. Questo non dev’essere un modo per dire che le cose non vanno bene: non c’entra nulla questo».

Veniamo alla partita di domani con lo Spezia: non è facile inquadrare una sfida con solo due allenamenti. Cosa si aspetta da questa gara?

«Due allenamenti è detto tanto, poiché ieri per chi ha giocato a Benevento non è stato affatto defaticante. Chi non ha giocato si è allenato: oggi è stato il primo giorno in cui abbiamo visto tutti i giocatori allenarsi. Nonostante questo tutti noi, staff e giocatori, abbiamo voglia di disputare una bella partita, perché solo così puoi essere competitivo, puoi anche divertirti, perché devi essere sempre serio e ti devi dare molto da fare, ma nella serietà e nella fatica puoi trovare la soddisfazione».

In così poco tempo, un allenatore preparato come lei su cosa si concentra: da dov’è partito Ballardini per far ripartire il Genoa?

«Intanto i giocatori tecnicamente li conosciamo tutti. Però entri, per la persona che sei e le idee che hai, nel campo e nel quotidiano: cerchi di trasmettere dei valori che hai come persona e le idee è quello che pretendi da loro in campo».

E’ indispensabile non guardare la classifica in questo momento?

«No, la classifica si guarda, la guardiamo tutti. E’ chiaro che dobbiamo fare meglio di quanto è stato fatto finora: siamo tutti così dispiaciuti, dico dispiaciuti per non dire altro, ma questo deve spingerci a fare qualcosa di meglio».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.