La prima vittoria del Genoa in casa del Sassuolo

Nel maggio scorso il Grifone conquista i tre punti in casa degli emiliani lanciati verso l'Uefa

Blerim Dzemaili esulta dopo aver segnato il gol vittoria del Genoa sul Sassuolo al Mapei Stadium (Giuseppe Bellini/Getty Images)

L'intervento di Munoz in cui Mattia Perin si è infortunato (Giuseppe Bellini/Getty Images)
L’intervento di Munoz in cui Mattia Perin si è infortunato (Giuseppe Bellini/Getty Images)
Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Sabato 9 aprile 2016, dopo una violenta grandinata, si affrontarono al “Mapei Stadium” di Reggio nell’Emilia (sede delle partite interne della formazione neroverde) il Sassuolo e il Genoa. L’incontro visse il suo momento-clou al 42′ del 1° tempo, quando un tiro scoccato in diagonale poco fuori dall’area di rigore dal centravanti sloveno Tim Matavž venne deviato sul palo sinistro dal portiere Andrea Consigli e ribadito in rete dallo svizzero-macedone albanese Blerim «la mosca dze dze» Džemaili, che, indirizzando ancora una volta il pallone verso l’angolo basso sinistro della porta, segnò in favore degli ospiti l’unica rete dell’incontro. Per il resto i padroni di casa assediarono la porta di Mattia «l’airone» Perin, il quale, grazie agli antidolorifici, resistette per i restanti tre quarti dell’incontro dopo essersi scontrato al 24’ con un compagno di squadra, l’argentino Ezequiel Matias «el Chiqui» Muñoz, fornendo una prestazione di ottimo livello (notevoli la deviazione in calcio d’angolo al 28’ del 1° tempo e la respinta al 9’ della ripresa su tiri da distanza ravvicinata rispettivamente dell’italo-tedesco Nicola Domenico Sansone e di Francesco «Puma» Magnanelli) per poi scoprire attraverso gli esami clinici di aver riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

Nell’assedio a cui gli uomini di Eusebio Di Francesco sr. sottoposero la porta genoana nel 2° tempo furono rilevanti due conclusioni dal limite dell’area di rigore di destro in diagonale su punizione (all’11’) e su azione (al 40’) di Sansone, che sfiorarono il palo sinistro, un tiro da oltre 20 metri di Lorenzo Pellegrini (al 45’) ben bloccato dall’estremo difensore genoano e sulla mischia nell’azione finale su punizione di Magnanelli un rinvio del greco Panagiotis «Taxi» Tachtsidis, che colpì prima il ginocchio sinistro e poi l’avambraccio sinistro di Muñoz, che aveva compiuto un movimento giudicato dal signor Claudio Gavillucci di Latina, ancorché scomposto, congruo ed involontario. I padroni di casa non ebbero così la concessione, da loro invocata, della massima punizione e nemmeno la possibilità di battere il calcio d’angolo, che ne era conseguito, essendo scaduto il tempo.

Stefano Massa

(Membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.