Paolo Zerbini: «Un Genoa grintoso, ma Rizzoli lo ha danneggiato»

Per la rubrica “il giornalista della settimana” abbiamo scelto Paolo Zerbini. Giornalista di grande esperienza, avendo lavorato per una vita alla Rai ed ora all’emittente privata Primocanale, parlando spesso del suo amato Genoa. Zerbini questa domenica era presente in tribuna stampa ed ha potuto vedere con i suoi occhi Genoa – Juventus, proprio da qui […]


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Per la rubrica “il giornalista della settimana” abbiamo scelto Paolo Zerbini. Giornalista di grande esperienza, avendo lavorato per una vita alla Rai ed ora all’emittente privata Primocanale, parlando spesso del suo amato Genoa. Zerbini questa domenica era presente in tribuna stampa ed ha potuto vedere con i suoi occhi Genoa – Juventus, proprio da qui parte la nostra chiacchierata:

“Ho visto un Genoa molto determinato e grintoso. Non hanno giocato tutti bene, ma gran parte della squadra ha giocato bene”

Nel post gara e nei giorni seguenti, causa di molto polemiche è stato il silenzio stampa bianconero per i torti arbitrali subiti. Lei è d’accordo?

A mio parere chi è stato danneggiato è proprio il Genoa. Perché c’era un rigore nettissimo al 90’ su Rossi e un altro ancor più solare su Palacio a pochi passi da Rizzoli ed anche su Gilardino. Mentre invece per la Juventus c’è un episodio di dubbio fuorigioco di Pepe e la richiesta di un rigore su Matri, che proprio lui ha iniziato a fare il fallo su Carvalho. I conti non tornano più la mancanza dell’espulsione di De Ceglie per doppio giallo.

Oltre gli episodi i giocatori bianconeri hanno messo sul campo una prova buonissima, creando molte palle gol. Ma spesso e volentieri protestavano contro l’arbitro.

Questa mentalità è stata inculcata da Mister Conte. Comunque sono stati ammirevoli per la grinta che hanno. Non sono fenomeni ma corrono tutti con il coltello tra i denti e giocare così tutto un campionato è davvero difficile non avendo campioni in squadra.

Al Genoa domenica cosa è mancato?

Sono mancate le due ali. Mancando Sculli e Jankovic e non avendo neppure Veloso il gioco non si riusciva sviluppare in maniera omogenea e la difesa spesso e volentieri lanciava lungo su Gilardino, spesso lasciato troppo solo, come il suo compagno di reparto Palacio.

Ma con un Gilardino in campo nelle partite in casa contro Chievo e Parma, la stagione del Genoa sarebbe andate in maniera differente?

Tutte le partite con un Gila in più sarebbero andate diversamente. Oltre che giocare bene, ieri in campo richiamava i compagni all’ordine, perché i grandi giocatori riescono a trasmettere a tutti qualcosa in più. Per il Grifone è fondamentale.

La classfica vede il Genoa con 33 punti e squadre come Catania e Atalanta hanno un miglior piazzamento. Ma in generale non è una classifica che rispecchia le vere potenzialità. E’ d’accordo?

Il Genoa purtroppo non avendo obiettivi veri e propri si dimentica cosa deve fare, creando una stagione molto altalenante. Anche se in rosa quest’anno ha giocatori come Frey, Palacio, Kaladze, Gilardino, che facevano presupporre una stagione molto diversa anche allo stesso Preziosi.

La  mente del Presidente, e non solo, guarda alla prossima stagione. Cosa deve fare questa squadra per compiere un salto di qualità decisivo.

Io credo che il Presidente non venderà tantissimo, cercherà di rimettere in sesto la rosa. Quello che ci vuole a questo Genoa è un doppione di Gilardino e un terzino destro di ruolo, che non ha. Poi credo che questa rosa sia pronta perché in ogni ruolo ha almeno due giocatori. Preziosi ha detto che è due anni che sbaglia speriamo che la prossima stagione sia quella giusta.

Alessandro Casu

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