Paolo Zerbini: “Genoa, con il Siena serve solo un risultato”

Manca poco alla resa dei conti. Sabato si decide il campionato. Senza troppi giri di parole. Genoa e Siena lo sanno perfettamente: quella in programma al Ferraris sarà un’autentica battaglia (sportiva, si spera, a differenza di un anno fa). In città l’atmosfera è quella delle grandi occasioni, quelle importanti, alle quali non si può mancare. […]


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Manca poco alla resa dei conti. Sabato si decide il campionato. Senza troppi giri di parole. Genoa e Siena lo sanno perfettamente: quella in programma al Ferraris sarà un’autentica battaglia (sportiva, si spera, a differenza di un anno fa). In città l’atmosfera è quella delle grandi occasioni, quelle importanti, alle quali non si può mancare. Così, come i tifosi si schiariscono le voci in attesa della bolgia prevista a Marassi e lo stratega Ballardini prepara ogni singola mossa per quello che si prospetta come crocevia della stagione, Pianetagenoa1893.net  si introduce verso il match più atteso per la lotta verso la salvezza con un’intervista a Paolo Zerbini, volto noto di Primocanale e per l’occasione il nostro “Giornalista della settimana”.

Domanda secca. Sabato sarà la partita più importante della stagione?

Si, assolutamente. Mi aspetto una vittoria del Genoa. La squadra sa che ha un altro risultato utile a disposizione, ma questo non dev’essere un motivo per ridurre lo spirito agonistico necessario da mettere in campo contro una diretta concorrente come il Siena. Serve una vittoria, quindi. So che Ballardini metterà una formazione prudente e coperta, ma alla fine occorrerà l’affondo per fare propria la posta in palio. Credo che il tecnico si affiderà ad un modulo affidabile, con un trequartista ed una punta. Non serve scoprirsi troppo in queste occasioni.

La quiete prima della tempesta. Il turno di riposo prima di questa sfida è un vantaggio o no per questo Genoa?

Diciamo che non se ne sentiva troppo il bisogno, ma dobbiamo prendere il calendario così com’è. Le due squadra godranno alla pari di questa pausa, per raccogliere forze ed energie.

Chi teme di più della formazione toscana?

In avanti hanno quell’Emeghara che sta facendo molto bene, però io temo molto di più il loro allenatore per la forza che sa trasmettere alla squadra. Trovo che sia stata una sciocchezza quella di allenarsi sul campo d’allenamento della Sampdoria, a Bogliasco. Un’inutile provocazione per i tifosi genoani.

Diciamo che Iachini non ha mai perso occasione per inimicarsi ulteriormente il popolo rossoblù…

Si, avrebbe potuto saltare questa trovata. La gara è già delicata di per sé e a mio parere non serve altro pepe da aggiungere. Dal punto di vista del campo comunque sarà la vera forza per questo Siena: come ha dimostrato nella sua esperienza alla Sampdoria, Iachini ci sa fare in tema di recuperi.

La presenza di Iachini influirà sulle sorti del match?

Non credo che si conceda gesti stupidi in campo. Poi, certo, le personalità si dilatano in quei momenti. Noi però siamo messi bene con un “duro” come il Balla in panchina.

E a personalità il tecnico rossoblù non è da meno.

Infatti. Noi rispondiamo con le nostre campane. L’odierno Ballardini è nuovo rispetto a quello della precedente esperienza al Genoa: prima non gridava in panchina, conservava un atteggiamento quasi “british”. Ora è ancora più tosto, mostra i pugni e sa dare la carica giusta alla squadra.

Passiamo al campo. Tornano Frey e Rossi, Borriello invece è ancora in dubbio.

Credo che però non ci sarà spazio per l’ex attaccante del Pescara. Secondo me Ballardini sceglierà di schierare Jorquera come trequartista, visto il suo buon momento. E davanti ci sarà Borriello: anche se non ha ancora recuperato pienamente, un giocatore tenace come lui è disposto a giocare partite del genere anche con un piede solo. In caso di assenza dell’ex Roma e Juventus, ci sarà spazio per Immobile, ma credo che alla fine Borriello stringerà i denti e sarà della partita, a costo di rimanere fermo per un po’ di tempo. In questi momenti servono giocatori come lui.

Anche se, là davanti, Ballardini potrà contare su un Immobile galvanizzato dalle reti messi a segno con l’Under 21…

Purtroppo non lo vedo bene. Come ha dimostrato, non sa trovarsi insieme a Borriello. Ma neanche da solo, con un trequartista alle spalle. L’unica modulo che valorizzerebbe al meglio le sue caratteristiche sarebbe il tridente ma, a meno di situazioni particolari, non credo che Ballardini sia disposto a scoprirsi così tanto. Per Immobile questa è stata una stagione persa. I miracoli avvengono, quindi non si può mai dire, ma credo che da qui a fine della stagione dovrà accontentarsi di qualche minuto a fine partita.

Qual è la formazione tipo che metterebbe in campo?

Mi affido alle scelte di Ballardini. Granqvist, Portanova e Manfredini a formare la difesa; centrocampo con Rossi a destra, Kucka, Matuzalem, Antonelli e Moretti; davanti Borriello servito da Jorquera. Se volesse scoprirsi un po’ di più, Balla potrebbe inserire Jankovic al posto del capitano o di Moretti. Quello dell’ex Valencia però è un buon momento, quindi non penso che il tecnico voglia rinunciarci. Il problema è che questa squadra ha bisogno di più spinta. L’alternativa a Rossi è Jankovic, ma non si sa mai se è in giornata o meno.

Che partita si aspetta?

Non ci sarà un andamento da seguire. Il Genoa non deve prenderle e fare gol. Semplice. C’è una sola possibilità, un solo risultato da ottenere. La difesa a protezione della porta c’è, quindi non mi aspetto di prendere subito gol. O almeno non ci voglio pensare.

Per finire: chi vince si salva?

Se il Genoa porta a casa i tre punti, è salvo. Se si pareggia si dovrà lottare ancora per molto. Le ultime cinque partite del calendario sono più ostiche per il Siena, alle prese con formazioni alla ricerca di un posto per le competizioni europee. Il Genoa in questo senso può essere favorito. L’Atalanta invece ha un calendario favorevole prima degli ultimi cinque turni. Se sabato non si vince, si andrà ancora avanti. Ma sarebbe una bella botta per l’ambiente, soprattutto dal punto di vista psicologico.

Daniele Zanardi

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