Mauro Casaccia: «Preziosi non ritiene che l’allenatore sia il problema del Genoa»

Secondo il redattore de Il Secolo XIX «al Genoa manca un vero leader»


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Settimana tesa, intensa quella che si sta affrontando in casa Genoa, dopo l’ennesima sconfitta a Pescara. L’ultimatum del Presidente Preziosi al tecnico Delneri, il prossimo mercato di Gennaio e la prossima partita contro il Torino: sono questi i temi che Pianetagenoa1893.net ha affrontato oggi con Mauro Casaccia, giornalista del Secolo XIX che segue assiduamente e con grande precisione le vicende del rossoblù.

Casaccia lei è stato testimone della lite di domenica nello spogliatoio di Pescara, può spiegarci cosa è successo?

A onor del vero io ero fuori ad aspettare Delneri, in ogni caso a Pescara c’era un clima post partita teso, i giocatori sono usciti dal campo con i visi contriti dati dal risultato, ma anche dall’ambiente. Delneri ha posto ai suoi giocatori il quesito su di lui, ovvero se fosse lui il problema, e dallo spogliatoio si sono sentite voci grosse. Successivamente c’è stato in macchina un confronto tra Foschi e Delneri. Tutto questo sta a significare che ci sono anche divergenze d’intenti sia all’interno della squadra, ma anche all’interno della società.

In questo momento pare che all’interno della squadra ci sia un clima di tutti contro tutti, da cosa dipende secondo lei?

Che ci siano tensioni all’interno della squadra è evidente, Delneri stesso ha detto che non vuole una squadra passiva. Certe tensioni forse sono dovute anche a preferenze e valutazioni differenti rispetto alle decisioni societarie. Credo che fondamentalmente ci sia una carenza di leader più che di personalità forti individuali, il Genoa non ha trascinatori. E’ una squadra statica sia tatticamente che di personalità.

L’impressione è che i giocatori stessi non abbiano accettato Delneri come allenatore, lei cosa ne pensa?

Quando entri in una spirale negativa è difficile rialzare la testa, io non credo sia questo il problema, credo sia proprio un aspetto psicologico. In merito all’accettazione di Delneri, ci sono due aspetti da valutare, quello personale, ma non credo che anche chi si fosse affezionato a De Canio possa dare contro al nuovo tecnico a livello personale. Forse è più un problema di accettazione tattica, che si è poi tradotta in una mancanza di risultati e quindi a quel punto subentra anche un problema a livello professionale.

Preziosi ha riconfermato Delneri fino alla prossima partita con il Torino, secondo lei non sarebbe stato meglio esonerarlo ora visto che dopo il Torino, c’è l’Inter a Milano e quindi a meno di miracoli clamorosi chiunque arriva va già incontro ad una sconfitta praticamente scritta?

Francamente non lo so, perché è una cosa che si può vedere da diversi lati, addirittura ribaltando la situazione, cioè cambio allenatore non facendogli affrontare una partita già delicata come può essere quella con il Torino, ma in una partita in cui non ha pressioni, perché se perdi con l’Inter, nessuno ti imputa nulla.

Preziosi non ritiene che l’allenatore sia il problema del Genoa, ma ritiene che i problemi siano altri. Credo che se non ha deciso di cambiare dopo il tonfo di Pescara, aldilà di ciò che ha detto, la sua intenzione sia quella di continuare con Delneri anche dopo la partita con il Torino.

Non può essere anche che non lo abbia esonerato, per non dichiarare un fallimento anche da questo punto di vista?

Io credo che stia resistendo anche per difendere la sua scelta sicuramente, ma anche per ciò che abbiamo detto prima e cioè che Preziosi voglia comunque andare avanti con Delneri, oltre Torino, oltre Milano e arrivare come si era prefissato con lui al mercato di gennaio.

I progetti di mercato fatti finora per gennaio basati sul modulo di gioco di Delneri, sono da considerare messi in un cassetto nel caso ci fosse un cambio di allenatore o potrebbero rivelarsi utili lo stesso?

La maggior parte degli acquisti quasi conclusi o vicini alla chiusura non credo abbiano ripercussioni come Matuzalem e Sculli, per i quali dovrebbe esserci un incontro proprio oggi, oppure Floro Flores, che con l’arrivo del nulla osta potrebbe iniziare ad allenarsi al Signorini anche prima di gennaio, vanno oltre il modulo di gioco. Quindi possono arrivare tranquillamente. Delneri o non Delneri in chiave di mercato, va visto soprattutto per gli esterni di centrocampo, che senza di lui non sarebbero più una necessità immediata.

Oggi sono usciti due nomi nuovi, Bellusci e Biagianti del Catania, lei cosa ne pensa?

Biagianti è un’idea vecchia, un nome che circola da parecchio tempo, è un giocatore che può essere da connubio in entrambe le fasi, sia come incontrista che in costruzione. Bellusci bisogna valutare, a Catania è stato impiegato come terzino destro, ma nell’Ascoli giocava centrale. Se serve un giocatore che possa ricoprire entrambi i ruoli all’occorrenza, ben venga, se invece lo si prende come terzino di ruolo, credo ci sia di meglio in giro.

Come vede la partita con il Torino, considerando anche che mancheranno Kucka e Sampirisi, come potrebbe schierarsi il Genoa?

Per sostituire Sampirisi l’unica soluzione è Rossi. Kucka è un’assenza che pesa tanto, bisogna valutare le condizioni di Bertolacci. Si potrebbe utilizzare il 4-1-4-1 giù utilizzato contro il Pescara con Seymour al posto di Kucka e Bertolacci al posto di Merkel, senza toccare il resto dell’organico. In mancanza di Bertolacci, utilizzare Immobile al suo posto oppure si può puntare su una giovane promessa, ma la terrei come terza scelta, perché secondo me è una partita troppo delicata, troppo caricata di tensione per fare una scelta di questo tipo.

Luana Ambrico

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